00 19/06/2009 13:19
Le macchinette forse già da settembre
Già a settembre, negli istituti superiori e nelle università statali di Roma e provincia potranno essere installati distributori di profilattici. Il via libera viene dal Consiglio provinciale che ha aderito a un programma di sostegno all'insegnamento dell'educazione sessuale negli istituti superiori. Tre scuole si sono già dette disponibili ad accogliere le macchinette. L'iniziativa del centrosinistra trova critiche nel centrodestra.



La mozione, la prima del genere in Italia, ha avuto 9 voti favorevoli (13 del Pd, 3 di Sinistra e Libertà, uno gruppo misto, uno del Pdl, uno dell'Idv), 7 contrari (tutti del Pdl) e un astenuto (La Destra). Assente dall'aula il consigliere dell'Udc.

Il documento impegna il presidente Nicola Zingaretti e gli assessori competenti alla Scuola, Paola Rita Stella, e alle Politiche Sociali e per la Famiglia e ai Rapporti Istituzionali, Claudio Cecchini, a fare una corretta informazione sessuale e sulla diffusione del virus Hiv e delle altre malattie a trasmissione sessuale tramite un programma completo.

Il programma dovrà comprendere in particolare "l'installazione nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse, di distributori automatici di anticoncezionali (preservativi)".

Le macchinette saranno installate solo con il consenso dei singoli istituti che potranno anche rifiutare le campagne di informazione sessuale.

La decisione è stata criticata dall'opposizione del Pdl che non ritiene che i distributori di preservativi nelle scuole siano la via migliore per contrastare il la diffusione dell'Aids e per la tutela della vita umana. Il centrodestra ritiene che prima di installarli si dovrebbe fare educazione sessuale.



Blocco Studentesco: "Solo proposta spot"
"Nonostante Blocco Studentesco non abbia mai fatto battaglie moraliste, questa proposta mi sembra solo una forzatura, uno spot che non risolve nessun tipo di problema. Chi vuole usare preservativi li va a comprare". Lo ha detto uno dei responsabili nazionali del Blocco Studentesco, Davide Di Stefano. "La proposta non ci scandalizza, ma ritengo utili, invece, gli incontri sull'educazione sessuale e la prevenzione che già avvengono nelle scuole", ha concluso Di Stefano.

fonte: tgcom



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