Roma,direzione: "Materiale didattico"
Nel corso di una normale ispezione dei Nas al Policlinico Umberto I di Roma è stata scoperta una camera mortuaria dismessa dove sono stati trovati resti umani e feti abbandonati in alcuni contenitori accatastati. Sembra fosse assente la documentazione ospedaliera per giustificare la loro presenza. Il direttore generale della struttura: "Nessuna stanza degli orrori ma solo materiale per la didattica".
"Si tratta di un'aula sigillata all'interno della quale erano stati collocati dei feti malformati, risalenti ad oltre 30 anni fa, e che venivano utilizzati in passato per la didattica, quando l'ecografia ancora non esisteva", così il direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma, Ubaldo Montaguti, spiega il ritrovamento fatto nel corso di un'ispezione effettuata martedì dai carabinieri dei Nas nel nosocomio romano su richiesta della commissione parlamentare Sanità.
"Non c'è stato contestato alcun reato - continua Montaguti - . Quei reperti si trovavano in quella stanza da almeno un anno. Avevamo fatto questa scelta perché tutto il materiale, dopo alcuni lavori di ristrutturazione, si trovava in un sotterraneo dell'ospedale". Il direttore generale afferma inoltre di aver "preferito raccogliere tutto in una stanza sigillata". "Non siamo in presenza di rifiuti ospedalieri speciali ma è ovviamente materiale che non può essere gettato in un cassonetto", conclude Montaguti.
I Nas: "Procedure non corrette"
I carabinieri del Nas hanno posto sotto sequestro la stanza. "Non siamo in presenza di traffico di organi o reati di questo genere - dice il capitano dei Nas Marco Datti - al momento abbiamo contestato solo il mancato maltimento di questo materiale che deve seguire procedure particolari previste dalla legge".