Ucciso anche un candidato alle elezioni
Sei persone, fra cui un candidato della lista di Musharraf alle elezioni che si terranno l'8 gennaio, sono rimaste uccise in Pakistan in seguito all'esplosione di un'autobomba avvenuta nella Swat Valley. Lo ha reso noto la polizia. Nella città di Hyderabad, nel sud del Paese, gli agenti pakistani hanno aperto il fuoco durante una manifestazione di protesta il giorno dopo l'assassinio di Benazir Bhutto: cinque dimostranti sono rimasti feriti.
L'esplosione ha avuto luogo nella valle di Swat, nella zona nord occidentale del Pakistan ai confini con l'Afghanistan. Fra le vittime - secondo quanto riferiscono le tv pakistane - un candidato alle prossime elezioni nel partito del presidente Pervez Musharraf. L'attentato è avvenuto nel corso di un incontro della formazione politica. La valle di Swat è teatro da mesi di una guerra tra militanti talebani che vogliono imporre la legge islamica e l'esercito pachistano. Intanto a Peshawar, sempre nel nord-ovest, è stata incendiata la sede locale del partito del presidente.
Cinque, intanto, i dimostranti feriti nella città di Hyderabad. "Abbiamo aperto il fuoco quando i manifestanti sono diventati più violenti e non hanno risposto all'ordine di disperdersi", ha detto un ufficiale di polizia. Le truppe paramilitari sono state autorizzate a sparare a vista nella provincia del Sindh.