Inflitto anche risarcimento per vittime
Edgar Bianchi, il cosiddetto maniaco dell'ascensore di Genova, è stato condannato a 14 anni e 8 mesi di reclusione. Dovrà inoltre risarcire tutte e tre le parti civili costituite nel processo, versando intanto una provvisionale di 10mila euro per due ragazzine e di 15mila euro per la terza. Il pm Giovanni Arena aveva chiesto 24 anni di reclusione che per effetto del rito abbreviato chiesto dalla difesa si erano ridotti a 16.
Il giudice del tribunale di Genova, Adriana Petri, ha considerato le attenuanti superiori alle aggravanti. Edgar Bianchi, vestito in jeans con camicia a scacchi bianca e blu, ha accolto la sentenza a occhi bassi, senza alcuna reazione. Il giovane, 28 anni, ex barista, per due anni avrebbe molestato e aggredito 25 ragazzine, la maggior parte minorenni, sottoponendole ad atti di libidine negli androni e negli ascensori dei palazzi puntando contro di loro un coltello da lui descritto "tipo Rambo".
Lui stesso ha ammesso che individuava casualmente per strada le vittime, le seguiva a casa ed entrava insieme a loro nell'ascensore. Spesso però era fuggito appena le ragazzine si mettevano a gridare. Poi la sua cattura da parte della squadra mobile di Genova che dopo due anni e mezzo aveva messo fine alla psicosi del "mostro".