Potranno ripetere gli esami di maturità cinque ragazzi dell'istituto tecnico commerciale Moreschi di Milano che hanno denunciato il loro professore di economia aziendale, accusato di assenteismo . "Siamo soltanto vittime del professore M.", hanno spiegato i giovani dopo la bocciatura di luglio. E il tribunale ha dato loro ragione. Tra malattia e trasferimenti, il docente ha raggiunto il record del 72% di assenze.
"Non hanno ricevuto una preparazione sufficiente e il giudice ne ha tenuto conto", ha spiegato l'avvocato degli alunni che entro settembre potranno ripetere l'orale della maturità e recuperare così l'anno perso. Il caso era esploso a luglio, dopo che nove studenti del professore, su un totale di 40 candidati, vengono bocciati a causa delle gravi lacune presentate proprio nella materia che insegna il professore M. Una caporetto, giustificata soltanto dalla incredibile "latitanza" del docente durante l'anno accademico. Tra malattia, trasferimenti, ispezioni e centinaia di certificati, il professore superassenteista rimane fuori dall'aula sette ore su dieci.
"La colpa è anche della scuola: per anni i nostri figli hanno fatto lezione a singhiozzo. - hanno spiegato i genitori dei ragazzi, che poi presentano ricorso - I commissari invece non hanno considerato la storia degli alunni". Del caso si è invece occupato il Tar della Lombardia che ha esaminato punto per punto quanto è accaduto, giungendo a una conclusione inaspettata e molto rara nei ricorsi dei bocciati. "Si dispone la convocazione della commissione d'esame, la quale dovrà curare la predeterminazione dei criteri di valutazione della prova e la ripetizione della stessa", si legge nella sentenza del Tribunale amministrativo. Morale: l'esame orale si ripeterà.
Battaglia vinta, dunque, ma soltanto grazie a un cavillo. "L'ordinanza cautelare del Tar, cui seguirà la sentenza definitiva, conferma un'irregolarità nello svolgimento degli esami: la commissione non aveva indicato i criteri con cui valutare i ragazzi. - ha percisato l'avvocato degli ex-bocciati - In realtà è stato considerato il fatto che questi giovani, loro malgrado, non sono stati preparati adeguatamente".
Ora toccherà ai ragazzi dimostrare che la loro bocciatura si poteva evitare. "Andrà peggio di prima: i professori si vendicheranno", hanno detto i giovani, appena hanno saputo che la commissione che li valuterà sarà la stessa di luglio. Più ottimiste invece le famiglie: "Non abbiamo paura, speriamo che la valutazione sia serena". Nelle mani dei genitori c'è ancora un'arma. "Non escludiamo di intentare un'azione risarcitoria nel caso in cui i nostri figli non ce la facessero", hanno spiegato. Se ne parlerà ad esame concluso.
Quanto invece al professore M., vero protagonista della vicenda, l'istituto ha fatto sapere che il docente è stato trasferito due volte per incompatibilità ambientale e che nei suoi confronti la Procura della Repubblica ha aperto due indagini, sia sul piano penale che contabile. Per ora la direzione scolastica gli ha assegnato un incarico amministrativo. Doveva iniziare lunedì, ma, come al solito, era assente. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.