00 23/10/2008 13:58
Eccomi di ritorno.
Allora cerco di riassumere il mio punto di vista ora che ho più calma: io sono piuttosto credente e cattolico, ma questo discorso lo rimando al prossimo dibattito. Quello che voglio far capire è che la Chiesa, seppur parta da principi giusti dal punto di vista "etico", definiamolo così, ha bisogno di rinnovarsi. Non sto dicendo di smentire quanto affermato per secoli e secoli, ma semplicemente evolversi in positivo ed abbandonare quella mentalità ECCESSIVAMENTE ristretta che adotta.
Se facciamo un passo indietro nella storia, ci accorgiamo tutti, senza ombra di dubbio, che passi avanti ne sono stati fatti anche da parte della Chiesa, ma così come si è 'evoluta', ha iniziato anche un processo inverso, soprattutto, e mi duole dirlo, con il nuovo Pontefice.

Per carità, è una figura che DEVE essere rispettata perchè portavoce di un potere superiore, ma penso che con lo scorso Pontefice si è DAVVERO arrivati ad apprezzare la figura del Papa, il suo potere e soprattutto il rispetto e l'umanità con cui si poneva. Inutile dire che lo rimpiango.

Ora che la Chiesa si interessi di politica, per tornare in-topic, lo trovo assurdo: lo ha sempre fatto e lo sappiamo bene (quanto è durato il dibattito potere spirituale/temportale?) e penso che, oltre a dover mantenere la PROPRIA posizione e lasciare ad ognuno i propri compiti, se proprio deve appoggiare un partito politico non appoggi quello sbagliato. Uso il termine "sbagliato" perchè, come ha detto Federico, è inconcepibile che la Chiesa si ponga a favore di partite che si fanno promotori di ideali importanti solo per ottenere dei voti in più.