Torna domani (mercoledì 5 marzo) in seconda serata su Italia 1 l'attesissima sesta stagione di 24, la serie tv che narra in "tempo reale" le avventure del rude agente federale Jack Bauer (interpretato da Kiefer Sutherland). In tempo reale perchè ogni stagione di 24, infatti, racconta in 24 episodi le 24 ore di un giorno particolare nella vita di Bauer, che anche in questo caso sarà impegnato contro la minaccia del terrorismo.
Nella sesta stagione la narrazione riprende dopo venti mesi dal termine del quinto giorno, e racconta di un'America sconvolta da una serie di attentati suicidi avvenuti in varie città del Paese. La missione di Bauer sarà ancora una volta quella di far fronte all'emergenza diffusa negli Stati Uniti, cercando di proteggere i cittadini americani da atti di terrorismo e da spietati omicidi. Come sempre Bauer sarà circondato da un universo di sanguinari nemici e di colleghi doppiogiochisti.
Il terrorismo, come detto, è il punto centrale attorno a cui ruotano le avventure del personaggio interpretato da Sutherland. A parlare dei discussi temi di 24 è anche Carlo Freccero nel saggio "Contro il tempo, contro lo spazio", contenuto in Mondi seriali - Percorsi semiotici nella fiction, libro edito da Mediaset nell'ambito della collana Link Ricerca, in uscita venerdì 7 marzo: "Si vuole creare tensione, angoscia, paura. - scrive il guru della tv - Si vuole lasciare lo spettatore senza fiato. Cosa può funzionare meglio del terrorismo?".
Freccero riflette anche sull'atmosfera disillusa e violenta che domina in 24, e che ha sollevato non poche polemiche a riguardo: "24 ha creato scandalo per la spregiudicatezza con cui contempla omicidio e violazione delle regole da parte delle stesse forze dell'ordine, senza censure morali e, anzi, con la giustificazione della necessità. La legge - conclude Freccero - viene sistematicamente infranta in nome di una superiore necessità di sicurezza".