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00sabato 24 maggio 2008 10:48
Il nome non è certo dei più allegri, ma la sua sottile ironia e la sua funzione ne hanno fatto in poco tempo uno dei tormentoni della Rete. Stiamo parlando di YouTomb. Il riferimento al più celebre YouTube è evidente, come pure il legame che unisce i due siti. YouTomb infatti ospita i video censurati da YouTube. A realizzarlo sono stati gli esperti informatici del Mit, il Massachusset Institute of Technology, che hanno progettato questo grande archivio online.
Obiettivo: ospitare i filmati rifiutati dalla piattaforma, acquistata da Google nell’ottobre del 2006 per 1,65 miliardi di dollari. Come è noto infatti, su YouTube molti video vengono cancellati per violazione dei diritti d’autore. Per non permettere che vengano cancellati per sempre dalla Rete, il Mit ha creato così questa sorta di “cimitero virtuale”.
E, proprio come fosse un vero cimitero, YouTomb ospita solo, a mò di lapidi, i fermo immagine dei filmati cancellati dalla piattaforma, con tanto di tempo impiegato da YouTube per eliminarli, richiedente della “censura” e numero di persone che li hanno visionati.
Si tratta quindi di un vero e proprio strumento statistico per i ricercatori del Mit che in questo modo verificano il sistema di funzionamento di eliminazione automatica messo a punto dal sito più famoso al mondo per la condivisione dei video.
Dopo le ripetute cause intentate da case di produzione e colossi del cinema e della musica, YouTube ha infatti realizzato un sistema che permette a chi è vittima di violazioni di copyright di chiedere la soppressione die video inseriti da terzi.
Questi poi vengono cancellati automaticamente dalla piattaforma. YouTomb - secondo i ricercatori del Massachusset Institute - ha proprio il compito di vigilare sul corretto funzionamento dell’algoritmo "assassino" e valutare il margine di errore.
Finora ha controllato quasi 160mila video, di cui circa 5mila sono stati cancellati per problemi di copyright e quasi 15mila per altri motivi, tutti ben evidenziati sulle "lapidi" di YouTomb.