Vipera o serpente innocuo?

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Melinda84
00giovedì 20 novembre 2008 14:35
Su 3500 specie di serpenti conosciute, solo 300 sono velenose e sono divise in 5 famiglie: Elapidi, Crotalidi, Colubridi, Idrofidi e Viperidi. In Europa sono presenti solo questi ultimi e in Italia in particolare le specie presenti sono quattro. La Sardegna è l’unica regione in cui la vipera non è presente.
La Vipera aspis o vipera comune, diffusa sulle Alpi e sugli Appennini, predilige luoghi caldi e asciutti; di indole mite, fugge se molestata.
La Vipera berus o marasso palustre, diffusa in montagna, è piuttosto aggressiva.
La Vipera ammdytes o vipera dal corno, si trova nelle Alpi Orientali. È poco aggressiva, ma il suo veleno è il più pericoloso.
La Vipera ursinii, si ritrova nel Gran Sasso, è la meno velenosa ed aggressiva.

CARATTERISTICHE
La vipera è un serpente lungo meno di un metro (generalmente 40- 80 cm), di colore grigio-marrone, talora rossastro o giallastro, con una striscia a zig-zag sul dorso. La testa è triangolare ed è più larga del corpo, occhio a fessura verticale; presenta una coda che finisce bruscamente dopo il corpo cilindrico.
DOVE SI TROVA: è presente pressoché in tutta Italia, sia in pianura che in media montagna. Predilige luoghi aridi e caldi; frequentemente sotto i sassi, in mezzo ad arbusti e siepi. Le temperature alle quali preferisce esporsi sono tra i 15 e i 35 gradi, quindi i mesi dell'anno in cui è più facile incontrarla sono tra maggio e settembre: infatti in inverno è solita andare in letargo, per risvegliarsi in primavera.
Il suo habitat ideale sono le pietraie, i cumuli di sterpi, l'erba alta, soprattutto delle zone esposte al sole e nelle giornate di sole caldo. Non attacca mai se non viene disturbata, in genere perché pestata o perché si sente minacciata da una mano che le si è avvicinata incautamente.
L’80% dei morsi è accidentale, mentre il 20% avviene in seguito alla manipolazione del rettile. I bambini hanno la mortalità più elevata.
IL MORSO
Avviene in 3 fasi:
1. apertura della bocca con un angolo > 180° 2. estrazione delle zanne
3. morso
La gravità dell’avvelenamento dipende dalla quantità di veleno iniettato; con un morso viene inoculato il 4-7% della quantità del veleno. Ci possono essere anche 20-30 attacchi successivi, fino a scaricare del tutto le ghiandole velenifere. In media un morso può contenere dai 5-40 mg di principio attivo, minore se la vipera ha da poco morso un altro animale. Le sedi prevalentemente colpite sono: mano, piede, polpaccio, arti inferiori e superiori, ma i siti di aggressione più pericolosi sono il collo o la testa.
Il quadro clinico varia in base alla:
- sede del morso
- tempo trascorso dal morso
- temperatura ambientale (il caldo, per la vasodilatazione, facilita il passaggio in circolo del veleno)
- attività svolta dalla vittima dopo il morso ( se la vittima inizia a correre aumenta il passaggio in circolo del veleno)
- età del rettile (le vipere giovani hanno un veleno meno pericoloso).
Circa il 20% dei morsi di serpente sono morsi “secchi” in cui non vi è alcuna inoculazione di veleno.
Il veleno è essenziale per la vita del rettile, quindi la vipera tende a non sprecarlo mordendo l’uomo. Ecco perché a volte si ha evidenza della sede di puntura, ma non c’è comparsa di sintomi sistemici!



gughi potter
00venerdì 21 novembre 2008 21:17
Ecco se c'è un animale che mi fa nettamente schifo è il serpente.
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