Uccide amante incinta, doppio reato

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
giuggyna
00giovedì 2 ottobre 2008 19:14
Milano, sentenza crea un precedente
E' destinata a fare giurisprudenza la sentenza della magistratura di Milano che ha condannato un uomo che ha ucciso l'amante incinta a 27 anni di carcere, di cui 24 per aver ucciso la giovane e tre per averle procurato un aborto. Dopo la sentenza, la procura generale di Venezia, per un caso simile, ha presentato appello per l'assoluzione dall'accusa di procurato aborto nei confronti di un uomo, reo confesso di un omicidio di una 20enne incinta.

Per il delitto avvenuto nel 2006 alle porte di Milano, l'uomo, sposato, colpì la giovane amante sudamericana con un tubo di ferro e abbandonò il corpo in una zona industriale di Trezzano sul Naviglio. Come riporta il Corriere della Sera, l'uccisione del feto è stata considerata dai giudici "reato autonomo", non assorbito dall'omicido della ragazza, ma in concorso, perché nella motivazione del magistrato: "l'interruzione di gravidanza è stata il movente dell'imputato, determinatosi a terminare due vite (l'una in atto e l'altra in potenza)".

Il caso, destinato a fare giurisprudenza, è stato subito impugnato dalla procura generale di Venezia per l'omicidio di Jennifer Zacconi, la giovane di 20 anni incinta di nove mesi sepolta viva nell'aprile 2006. Per l'omicidio della donna il padre del bimbo che avrebbe dovuto nascere, era stato condannato a 30 anni di reclusione dal gup di Venezia Giuliana Galasso.

In primo grado, il gup aveva escluso l'aborto - il feto era deceduto dopo la madre - perché di fatto assorbito dall'omicidio di Jennifer. Nell'istanza di appello, presentata dal Pg Antonino Cappelleri, si sostiene invece che un bimbo prossimo alla nascita e vitale abbia diritto alla tutela penale. Si può configurare quindi, secondo l'accusa, l'aborto anche in caso di avvenuta morte della madre se c'è la possibilità di far nascere il feto con l'eventuale intervento dei medici.

A tale riguardo, in allegato all'appello, è stato presentato uno studio di uno specialista di Milano da cui si elencano una quindicina di casi di nascite anche dopo che era stata dichiarata la morte cerebrale della madre.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:51.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com