Audace proposta di un sindaco
Per togliere le prostitute dalla strada e risolvere il dibattito sulla riapertura delle case chiuse, un sindaco leghista di Villorba, nel Trevigiano, ha proposto di aprire un hotel dedicato esclusivamente alle lucciole. Nella struttura messa a disposizione dall'amministrazione, le squillo potrebbero incontrare i clienti, riposare e usufruire di servizi igienici. Ora si attende l'ok della giunta, ma legalmente l'iniziativa sembra molto rischiosa.
Sponsorizzata dal primo cittadino Liliana Scattolon, l'hotel a luci rosse si inserirebbe in un discorso più ampio dedicato alla realizzazione di una sorta di ostello della solidarietà, dove, in cambio di una piccola quota, potrebbero trovare riparo anche sbandati e persone senza fissa dimora. Per ora si tratta solo di un'idea per risolvere un'annosa questione anche di ordine pubblico che da anni flagella il comune, ma l'amministrazione sembra intenzionata ad andare fino in fondo.
Per approvare il progetto, occorrerà comunque affrontare la questione nelle sedi legali opportune. Chi dovesse realizzare l'hotel per lucciole, infatti, rischierebbe quasi automaticamente un denuncia per favoreggiamento della prostituzione. Il dilemma "case chiuse sì case chiuse no", stando al sindaco, con questa soluzione non avrebbe invece più senso, perché un hotel non è una casa d'appuntamenti.
Villorba si trova a dieci chilometri da Treviso ed è attraversata dalla statale Pontebbana lungo la quale ogni notte si appostano prostitute in cerca di clienti. Da anni le amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di ripulire la strada dalle "belle di notte" senza riuscirvi. Ma non sono bastate le numerose proteste degli abitanti del paesino della Marca a dissuadere la frequentazione di quello che ogni notte si trasforma in un supermarket mercato del sesso. Anche se i controlli non sono mancati sia da parte delle forze dell'ordine che degli stessi residenti, con retate e fermi, non si sono avuti risultati apprezzabili.