Installano virus che rallentano i pc
Se tutto va bene intasano la posta con messaggi di ogni tipo, ma se si è meno fortunati può mettere ko il computer. E' lo spam, fastidiosissima insidia della rete, che può essere foriera anche di sgradite sorprese, dal phishing ai virus. E' quanto hanno messo in luce i ricercatori di McAfee, l'azienda californiana che si occupa di tecnologie e prodotti per la sicurezza in campo informatico.
McAfee ha coinvolto 50 intrepidi utenti di dieci nazioni in una ricerca volta a dimostrare la natura infida (oltre che molesta) dello spam. I partecipanti, tra i quali 5 italiani, hanno accettato di navigare per 30 giorni senza alcun sistema di protezione. E lo hanno fatto in siti off limits e grazie a McAfee senza rischi, al solo scopo di constatare quanto spam fossero in grado di attirare.
Poi hanno registrato le loro esperienze su un blog, che i ricercatori hanno analizzato, insieme a tutti i messaggi spam, circa 104 000 per una media di 70 messaggi ricevuti ogni giorno da ciascun utente.
Lo studio di McAfee ha confermato che gli spam non sono solo degli strumenti fastidiosi.
E' vero che molti messaggi sono innocui e che molti altri, per esempio quelli che celano tentativi di phishing, diventano pericolosi solo se l'utente ci si imbatte, ma è altrettanto provato che spesso lo spam nasconde dei virus. L'esperimento ha dimostrato che in molti casi, dallo spam è partito un virus che ha installato, all'insaputa dell'utente, un malware che ha danneggiato le funzionalità dei computer. In altri casi, i malware hanno rallentato le macchine e fatto aumentare il numero di pop-up visualizzati.
I ricercatori di McAfee hanno poi riscontrato che gli spammer utilizzano sempre più trucchetti psicologici per spingere gli utenti a fornire i loro dati personali, informazioni e anche denaro. Altro dato importante è la varietà di lingue in cui vengono tradotti gli spam e la versatilità dei messaggi, proposti in modo diverso a seconda delle varie sfumature culturali dei paesi in cui sono spediti. Inoltre, l'esperimento ha rilevato che lo spam sta diventando sempre più mirato e quindi difficile da individuare.
I messaggi più diffusi sono gli spam di tipo finanziario, che approfittano anche della particolare congiuntura economica. Aumentano le tipolagie di mail social engineering (email che giocano sulle emozioni delle persone per manipolarle e spingerle a divulgare informazioni riservate), in crescita esponenziale negli utlimi cinque anni. Tengono botta, invece, le cosiddette "Nigeriane", quelle in cui qualcuno contatta qualcun'altro per informarlo di essere il beneficiario del testamento di un lontano parente, tentando di estorcere loro denaro.
McAfee ha anche stilato una classifica delle Nazioni maggiormente interessate dal fenomeno.
Tra i Paesi preferiti dagli spammer c'è anche l'Italia che si colloca al terzo posto per numero di messaggi ricevuti (circa 16 mila), subito dietro al Brasile. L'argomento più gettonato nelle caselle di posta nostrane è la Salute.
Primi in classifica gli Stati Uniti bombardati da mail di contenuto finanziario.