Sciopero generale: domani disagi per pubblico e privato

MILANO (Reuters) - Disagi in vista per la giornata di domani sia nel settore pubblico che in quello privato a causa dello sciopero generale indetto da Cub, Cobas e SdL Intercategoriale, tra l'altro, per gli aumenti salariali, la sicurezza nei luoghi di lavoro ma anche contro il razzismo.

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Allo sciopero -- che durerà 24 ore -- parteciperanno i lavoratori di tutte le categorie pubbliche e private aderenti ai sindacati di base.

"E' uno sciopero indetto in generale a favore delle problematiche del lavoro e poi anche contro le ultime decisioni prese dal governo Berlusconi per la scuola, il pubblico impiego e il precariato", ha spiegato Vincenzo Siniscalchi, funzionario della segreteria nazionale SdL Intercategoriale.

"Lo sciopero è a sostegno della piattaforma che le tre organizzazioni sindacali di base hanno unitariamente consegnato al governo il 20 giugno scorso e che prevede forti aumenti per salari e pensioni, rilancio del contratto nazionale, difesa e potenziamento dei servizi pubblici, abolizione delle leggi Treu e 30, sicurezza nei luoghi di lavoro, lotta al razzismo", si legge in una nota di Cub (Confederazione Unitaria di Base), Confederazione Cobas e SdL Intercategoriale.

LE MODALITA' DELL'ASTENSIONE:

- Trasporto ferroviario: gli addetti ad impianti fissi e uffici si fermeranno per l'intera giornata; il resto del personale sciopererà dalle 9.00 alle 17.00.

- Trasporto aereo: 8 ore di fermo, dalle 10.00 alle 18.00.

- Trasporto marittimo: navi e traghetti si fermeranno dalle ore 8.00 alle 16.00.

- Trasporto pubblico locale: articolato a livello territoriale col rispetto delle fasce protette, che variano da città a città

- Vigili del fuoco: intera giornata con servizi minimi garantiti

- Sanità: sciopero dall'inizio del primo turno alla fine dell'ultimo. Garantiti i servizi minimi essenziali e le emergenze.

- Pubblica amministrazione (Scuola, Università, Ministeri, Enti locali, Parastato, Agenzie fiscali): si fermeranno per l'intera giornata.

La manifestazione nazionale si svolgerà a Roma con un corteo che partirà alle 10 da piazza della Repubblica a San Giovanni.

Chissà che vuol dire per la sanità e i vigili del fuoco, garantire i servizi minimi essenziali e le emergenze (E meno male che si può provvedere alle emergenze!)