Ragazzini sempre più a rischio alchool

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gughi potter
00giovedì 17 aprile 2008 14:38
ROMA - Cresce il consumo di alcol, in particolare tra i giovanissimi e nel sesso femminile. Secondo il rapporto presentato oggi dall'Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione dell'Alcol prevention day, il 67% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni, dunque al di sotto dell'età legale, eccede nel bere, consumando frequentemente da due a quattro drink in una serata. In particolare, ha spiegato Emanuele Scafato dell'Iss, "il 25% dei ragazzi e il 31% delle ragazze assumono più di due unità alcoliche a sera. Questi giovanissimi bevono soprattutto il sabato, ma anche negli altri giorni della settimana, seppur in prevalenza ridotta". Anche per i giovani di età superiore ai 15 anni la media di consumo è generalmente superiore ai due drink, in particolare fra il 46,8% dei ragazzi e il 30,6% delle ragazze. Il picco di prevalenza dei consumatori a rischio si verifica tra i 19 e i 24 anni, per poi diminuire dopo i 25 anni in entrambi i sessi.

A convincere i ragazzi che frequentano le discoteche a non bere per l'intera serata non sono certo la paura dei controlli della polizia, le campagne pubblicitarie o il divieto di consumare alcol nei locali notturni. Quello che potrebbe fare veramente la differenza sarebbe l'assegnazione di un premio importante per chi rimane astemio e la partecipazione a un programma televisivo o un reality show. E' quanto ha indicato oltre il 70% dei ragazzi che sono stati intervistati nell'ambito del progetto 'Il Pilota', condotta dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e presentato questa mattina. "Come ricercatori - ha spiegato Emanuele Scafato dell'Iss - avevamo immaginato motivazioni piuttosto inconsuete, ma i giovani ci hanno stupito nelle risposte che ci hanno dato". Alla domanda "cosa potrebbe spingerti a non bere per tutta la serata", il 74% ha indicato un premio importante per chi rimane astemio, il 70% la partecipazione a un programma televisivo o a un reality show, il 58% la responsabilità di portare a casa gli amici, il 44% la pressione del partner e degli amici, il 31% il divieto di servire alcolici all'interno dei locali notturni, il 23% i controlli della polizia, il 18% niente e il 14% una campagna pubblicitaria. "E' piuttosto scarsa la cultura italiana della valutazione dei programmi di prevenzione - ha concluso Scafato - e poche sono le esperienze che si sono rivelate efficaci. Ci sono tante tipologie di piloti al volante che rischiano di andare incontro a un incidente a causa di un ubriaco in macchina. Occorre coordinare e ottimizzare i finanziamenti, armonizzando i modelli di intervento con quelli validi e dotati di efficacia"

PIU' DI 3 MLN OVER SESSANTACINQUENNI A RISCHIO

ROMA - L'abuso di alcol non è una piaga tipicamente giovanile, ma ha iniziato ad essere frequente anche tra gli anziani. In particolare risulterebbero a rischio oltre 3 milioni di ultrasessantacinquenni. E' quanto emerge dal progetto Iprea condotto dall'Istituto superiore di sanità (Iss) in 12 regioni italiane, e presentato questa mattina all'Alcol prevention day. Il rapporto ha evidenziato una consistente percentuale di anziani a rischio, tra coloro che bevono più di una bevanda alcolica al giorno, contrariamente a quanto raccomandato dalle linee guida. Numeri alla mano il 32.6% gli over 65 tende all'abuso di alcool, con una maggiore incidenza nel sesso maschile (52,8%) rispetto a quello femminile (17,5%). Tra i gli uomini il rischio è maggiore tra coloro che dicono di sentirsi bene (48%), tra i fumatori (93%), coloro che hanno svolto un lavoro manuale (80%), chi è obeso (46%) e chi vive nelle regioni del nord (43%). Nel sesso femminile, invece, ad aumentare il rischio sono altri fattori, primo fra tutti la convivenza con il coniuge (80%), di cui si assumono le abitudini. Anche le donne che vivono al nord (66%) sono più a rischio di quelle che abitano al centro e al sud, mentre coloro che abitano con i figli consumano meno alcol.
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00giovedì 17 aprile 2008 20:25
ma mica dovevan vietar gli alcolici ai monori? :s
gughi potter
00giovedì 17 aprile 2008 20:38
Il problema è a monte.
Ci lamentiamo tanto che i giovanissimi bevono, ma se continuano a non far rispettare le regole la colpa non è mica tanto nostra.
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