Papa in Terra Santa, criticato in Israele

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Melinda84
00martedì 12 maggio 2009 23:32
Il portavoce ufficiale del Vaticano ha detto oggi che il tedesco Papa Benedetto XVI non è mai stato membro della gioventù di Hitler, mentre il disappunto di parte israeliana per la mancanza di emozione nelle sue dichiarazioni sull'Olocausto hanno marcato negativamente il suo primo viaggio in Terra Santa.

Il presidente del Parlamento israeliano Reuven Rivlin, facendo eco a molti suoi connazionali, ha accusato il Pontefice di aver mostrato distacco per il dramma degli ebrei sotto il regime nazista, e parlando di Papa Ratzinger lo ha definito "un tedesco che ha fatto parte della Gioventù Hitleriana e... dell'esercito di Hitler".

Padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha negato in prima battuta che l'82enne Papa abbia mai fatto parte del movimento giovanile hitleriano. Ma quando i giornalisti gli hanno fatto notare che era stato lo stesso Ratzinger a scriverlo in un libro del 1996, ha spiegato che "è stato arruolato involontariamente nella Gioventù Hitleriana ma non ha avuto una partecipazione attiva".

Nel libro "Il Sale della Terra", una raccolta di riflessioni religiose e autobiografiche del 1996, basato su interviste con il giornalista tedesco Peter Seewald, l'allora cardinale Joseph Ratzinger ha raccontato di essere stato automaticamente arruolato nella gioventù di Hitler.

Alla domanda se ne sia mai stato membro, l'attuale Papa rispose: "All'inizio non lo eravamo, ma poi quando nel 1941 l'ingresso nella gioventù di Hitler è diventato obbligatorio, mio fratello è stato obbligato ad arruolarsi. Io ero ancora troppo giovane, ma più avanti, quando ero in seminario, sono stato registrato nella gioventù di Hitler. Appena finito il seminario, ne sono uscito".

Ratzinger ha anche detto di aver fatto parte di batterie anti-aeree e di essere stato coscritto nella fanteria tedesca durante la guerra.

"La gioventù di Hitler era un corpo di volontari, ideologicamente e fanaticamente d'accordo con i nazisti", ha detto Lombardi. Il corpo ausiliario anti-aereo in cui il Papa era arruolato verso la fine della guerra "non aveva assolutamente niente a che fare con la gioventù di Hitler, con i nazisti, o con l'ideologia nazista", ha aggiunto il portavoce.

"E' importante dire ciò che è vero e non dire ciò che è falso su un argomento sensibile come questo".

La storia del corpo ausiliario anti-aerei, noto come "Flakhelfer", e quella della gioventù hitleriana, descrivono gli ausiliari come un'unità organizzata della Gioventù di Hitler.

INCONTRO DI TRE RELIGIONI

Il Pontefice, oggi descritto da un editorialista israeliano come "misurato, quasi freddo" durante la sua visita al memoriale dell'Olocausto di Yad Vashem, a Gerusalemme, ha pregato oggi al Muro del Pianto caro agli ebrei e ha visitato la Cupola della roccia, sacra per i musulmani, due luoghi al centro del conflitto israelo-palestinese.

Successivamente ha detto messa sotto le mura della Città Vecchia, nel giardino di Getsemani, davanti a centinaia di cattolici che hanno applaudito il discorso di benvenuto del patriarca di Gerusalemme, che ha parlato della "agonia del popolo palestinese" sotto l'occupazione.

In quello che sembra un tentativo di prendere le difese del Pontefice, il rabbino capo di Israele, Yona Metzger, ha detto di essere certo che il Pontefice condivida la preghiera che Papa Giovanni Paolo II ha lasciato al Muro del Pianto nove anni fa in cui chiedeva a Dio perdono per le sofferenze provocate agli ebrei nei secoli.

Nella sua preghiera lasciata in una fessura nel Muro del Pianto, quello che resta di un tempio dell'era romanica considerato il luogo più importante del giudaismo, Benedetto XVI ha parlato in generale della "sofferenza e della pena di tutte le vostre genti nel mondo" a ha pregato per la pace in Medio Oriente.

Alla Cupola della roccia il Papa ha incontrato il Gran Mufti, alta autorità religiosa musulmana palestinese, e ha ricordato le origini comuni del Giudaismo, dell'Islam e del Cristianesimo.

La Cupola è stata eretta nel punto in cui tutte le tre grandi religioni monoteistiche credono che Abramo abbia preparato il sacrificio di suo figlio a Dio, che non fu ucciso perché un angelo gli fermò il braccio.

In quel punto, re Salomone e i suoi successori costruirono templi ebraici prima che i romani radessero al suolo il Secondo Tempio nel 70 avanti Cristo e gli ebrei iniziassero la diaspora.

Nel settimo secolo, i conquistatori islamici costruirono lì la prima Cupola, nel posto in cui i musulmani credono che Maometto sia asceso al cielo. La zona circostante, che comprende anche la moschea di al-Aqsa, è al centro di una disputa da quando l'esercito di Israele ha conquistato Gerusalemme Vecchia nel 1967.

Quando il leader israeliano Ariel Sharon è andato su quello che gli ebrei chiamano il Monte del Tempio nel 2000, la rabbia dei palestinesi è sfociata in scontri sanguinosi, la cosiddetta Intifada, durati per anni contro l'occupazione. Sharon poi divenne primo ministro.

STRASCICO DI POLEMICHE

Facendo riferimento alla sua militanza da adolescente nell'esercito nazista e nella gioventù di Hitler, il presidente del Parlamento Rivlin ha rimproverato il Pontefice per il suo discorso di ieri allo Yad Vashem, che ricorda i sei milioni di ebrei uccisi nell'Olocausto nazista.

"E' venuto e ci ha parlato come se fosse uno storico, qualcuno che osserva da fuori, su qualcosa che potrebbe non essere successo", ha detto Rivlin in un'intervista a Radio Israele.

A Yad Vashem il Pontefice ha parlato dell'"orribile tragedia della Shoah", il termine ebraico che sta per Olocausto, ma ha deluso alcuni leader religiosi ebrei secondo i quali avrebbe dovuto scusarsi come tedesco e cristiano per il genocidio.

A proposito delle critiche suscitate dalle parole del Papa al museo Yad Vashem, Lombardi ha detto che il Pontefice ha affrontato la questione della sua nazionalità molte volte in passato, in particolare durante la visita al campo di concentramento di Auschwitz nel 2006.

"Non ritiene ogni volta di dover ripetere, in tutti i discorsi, tutti i punti sulla tragedia dell'Olocausto", ha detto Lombardi.

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