Sospesi per un anno due studenti
Giro di vite contro il bullismo. All'Istituto Professionale Einaudi di Palermo due studenti di 17 e 18 anni sono stati sospesi per un anno perché avevano costretto un disabile a picchiare un compagno. Si tratta della prima applicazione della massima sanzione prevista dalle norme anti-bullismo approvate dal governo il 12 ottobre scorso. Uno dei due giovani frequenta l'ultimo anno e dovrà saltare la maturità.
La punizione decisa dal Consiglio d'Istituto da un punto di vista formale non prevede la bocciatura, ma la prolungata assenza dalle lezioni pregiudica certamente la regolare preparazione degli studenti sospesi. I due il 29 febbraio scorso avevano istigato un loro compagno disabile a picchiare un altro ragazzo rimasto solo in aula durante i corsi di recupero, perpetrando una condotta disciplinare inaccettabile.
"E' una decisione che abbiamo preso con amarezza - ha spiegato uno dei docenti a il Messaggero - ma i fatti non lasciano spazio per attenuare la risposta che la scuola deve dare di fronte a comportamenti violenti". Contro la sanzione, tecnicamente parlando, è possibile ricorrere a un Consiglio di Garanzia, ma per i due bulli le speranze di una riduzione della punizione sembrano assai ridotte. Le dure norme applicate dall'Istituto, infatti, prendono spunto dalla legge anti-bullismo varata dal ministro FIoroni dopo un lungo cofronto con le organizzaioni degli sutenti e delle famiglie.
"Andiamo a drogarci in bagno", sospesi
Voleva essere una bravata, ma si è conclusa con una sospensione di 15 giorni la vicenda di due studenti 17enni di Fermo che uscendo dall'aula avevano detto "andiamo a iniettarci l'eroina in bagno". Avvertito dai compagni dei due bulli, il preside si è precipitato in bagno facendosi aprire i box. Addosso ai giovani non sono stati trovati lacci emostatici, sirignhe o droga, ma il Consiglio di Istituto ha deciso comunque di punirli, sospendendoli per due settimane dalle lezioni.