Padova, muro tra scolari e studenti

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giuggyna
00domenica 16 marzo 2008 14:10
Dopo che immigrato fotografò bimbo


Dopo il muro contro gli spacciatori, Padova erigerà un'altra barriera. Questa volta all'ingresso di una scuola per tenere distinti gli scolari di una scuola elementare dagli studenti del corso di italiano ed applicazioni professionali, rivolto agli stranieri. Nei giorni scorsi, secondo alcune mamme di bambini, un cingalese 18enne, studente del corso professionale, sarebbe stato notato fotografare a scuola un alunno di seconda elementare.


Il "muretto" sarà edificato a breve nella scuola elementare "Diego Valeri" e dividerà l'entrata per tenere distinti i piccoli scolari dagli studenti del corso diurno di italiano ed applicazioni professionali, rivolto agli stranieri.

Dopo che qualcuno aveva notato un cingalese di 18 anni, studente dell'annesso corso professionale, fotografare a scuola un bambino della seconda elementare, e le proteste delle mamme dei bambini, la dirigente dell'11/O Istituto Comprensivo, di cui fa parte la 'Valeri', Ignazia Nespolo, per evitare altri episodi di promiscuità ha deciso di separare le entrate con una barriera. Forse si tratterà di un muretto, con vasi di fiori, o di un semplice séparé. La divisione sarà installata approfittando delle vacanze di Pasqua.

Minimizzando il fatto, il provveditore agli studi di Padova, Franco Venturella parla di allarmismo e di apprensione materna: "Occorre fare attenzione e distinguere bene - afferma - tra l'allarmismo, l'apprensione materna ed i rischi concreti per i bambini. Credo che la situazione della scuola elementare 'Valeri' sia ascrivibile a queste prime due categorie. Comunque spero che la barriera divisoria - spiega Venturella - possa mettere fine ad articoli sensazionalistici, e alla conseguente psicosi delle famiglie dei bambini che frequentano l'istituto". Per l'autorità scolastica, quindi, non si può parlare di vero pericolo per la sicurezza dei bambini.

Quanto al sindaco di Padova, Flavio Zanonatto, approva la scelta della scuola. "La decisione della direzione della scuola Diego Valeri di Padova - afferma Zanonato - è una scelta opportuna e un accorgimento generalmente adottato negli istituti scolastici, per non far coincidere le presenze di persone di età adulta con quella dei ragazzi. L'iniziativa risponde solo a questa finalità. L'infanzia - conclude il sindaco - è una fase troppo delicata della vita per non proteggerla con tutte le precauzioni necessarie".
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