Maltempo e crisi economica,

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giuggyna
00lunedì 16 giugno 2008 18:34
mai così vuoti alberghi e spiagge
L’estate del 2008 non passerà alla storia come una delle migliori per albergatori e ristoratori di tutt’Italia. Non è colpa della pioggia e nemmeno dei rifiuti di Napoli. O non solo, perlomeno. Perché se al clima infelice e alla monnezza si legano il dollaro in calo vertiginoso, i portafogli degli italiani sempre più vuoti e l’immagine di un’Italia alle prese con forti problemi di sicurezza è facile capire come sia possibile che ci si aspetti un calo generalizzato. Hanno intenzione di andare in vacanza 2 milioni di italiani in meno rispetto allo scorso anno secondo i calcoli di Telefono Blu Sos Turista. In totale saranno 38 milioni, e circa 17 di loro hanno già prenotato (2 milioni in meno dello scorso anno), mentre il 42% - pari a 21 milioni di persone - resterà a casa, 10 milioni faranno brevissimi week end e microspostamenti e un terzo ripeterà la propria vacanza una seconda volta.

Il turismo italiano, che fatturava 75 miliardi di euro nel 2001, quest’anno dovrebbe raggiungere a malapena i 76 miliardi. Sei italiani su dieci si muoveranno ma lo faranno «in modo completamente diverso rispetto agli altri anni, infatti saranno privilegiati i tempi brevi». Dai 9 giorni medi della scorsa estate si passerà a soli 6. Solo il 25% degli italiani andrà in vacanza, è l’analisi anche dell’Adoc, l’associazione dei consumatori. «Solo un quarto degli italiani si godrà una vacanza, quest’estate - ha avvertito Carlo Pileri, presidente dell’Adoc - e più della metà dei partenti soggiornerà, in media, una settimana al massimo, mentre solo l’1% potrà permettersi quasi un mese di relax». Anche i tour operator non hanno previsioni più rosee. Le prenotazioni degli italiani per le località di mare dovrebbero essere inferiori dell’8% rispetto allo scorso anno.

A salvarsi solo la Sardegna che - precisa l’Astoi, l’associazione di categoria, resta «per lo più un ambitissimo buen retiro per i viaggiatori con ampia capacità di spesa». E anche la vacanza negli Stati Uniti che, aiutata dal dollaro debole, viene scelta da un 40% in più di italiani. La crisi investe l’Italia intera. In Campania il calo più forte: nel primo trimestre del 2008 la percentuale di turisti stranieri è diminuita del 20% rispetto all’anno precedente. E la spesa sul territorio è quindi calata del 24 per cento. E a Pompei in aprile sono arrivati il 19% dei visitatori in meno. Ma se il dato di Napoli è in qualche modo atteso, previsto, più sorprendente e allarmante è il calo dei turisti a Roma. Nel mese di aprile le presenze straniere sono diminuite del 6% ed è la prima volta in sette anni. Sono diminuiti soprattutto gli americani (-8%) e i giapponesi (-7%) secondo i dati dell’Ebtl, l’Ente bilaterale per il turismo.

E anche le proteste degli abitanti di Ciampino, anche se motivate, non hanno giovato: i passeggeri arrivati nei primi quattro mesi sono il 12% in meno. Persino in Trentino la crisi si sta facendo sentire. Le prime stime sull’andamento turistico tra aprile e giugno parlano di cali di presenza tra il 20 e il 30% nelle località di montagna. E le previsioni sono di una perdita del 10% nell’intera stagione, il che significherebbe a livello provinciale una perdita di oltre 100 milioni di euro. E’ una crisi che colpisce gli stranieri stessi che spendono di meno. Gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia sul turismo internazionale nel nostro Paese, dicono infatti che le spese dei viaggiatori stranieri in Italia ammontano a 2.038 milioni di euro, e quindi sono diminuite dello 0,8%.
gughi potter
00martedì 17 giugno 2008 11:09
oggi ridiluvia *_*
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