Gb,13enne ottiene diritto a morire

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gughi potter
00martedì 11 novembre 2008 21:44
Lei rifiuta trapianto,autorità danno ok
La storia di una ragazzina malata sta tenendo col fiato sospeso l'intera Gran Bretagna: Hannah Jones, 13 anni, è malata terminale di leucemia e ha chiesto dalle autorità sanitarie di poter morire a casa tra le braccia di mamma e papà. I medici sono convinti che un trapianto di cuore potrebbe, in caso di successo, salvarle la vita. Ma lei dice di essere stanca e di voler tornare a casa : "Voglio poter morire tra i miei familiari".

Hannah ha convinto anche i medici dell'Herefordshire che per lei è più giusto trascorrere il tempo che le resta da vivere con la sua famiglia, piuttosto che affrontare i rischi del trapianto. "Mi hanno spiegato tutto, ma io non volevo affrontare altre operazioni - ha detto la ragazzina al "Daily mirror". - Ne ho avuto abbastanza di ospedali e volevo tornare a casa".

Hannah ha passato gran parte degli ultimi otto anni in ospedale, dove l'hanno curata per leucemia e cardiomiopatia. Il suo cuore è in grado di pompare sangue solo a un decimo delle proprie capacità e la ragazzina ha già subito tre interventi di applicazione di pacemaker. Secondo i medici, senza il trapianto le restano sei mesi di vita. "Hannah deve essere stata molto convincente, perché dopo aver consultato i legali, le autorità hanno fatto sapere che non avrebbero intrapreso alcuna azione giudiziaria", ha detto al quotidiano il padre della ragazza. "Lei sa che puo' cambiare idea in qualunque momento e mettersi in lista d"attesa per un trapianto".

La madre della ragazzina, ex infermiera di terapia intensiva, è del parere che il trapianto non sarebbe risolutivo e che in capo a 5 anni la figlia avrebbe probabilmente bisogno di un altro cuore. "Ha subito parecchi traumi e sono contenta della decisione che ha preso. Credo che per lei sia giusto". Nella lettera che ha scritto alla famiglia, il Primary Care Trust dello Herefordshire afferma che una azione giudiziaria è parsa inopportuna: "Hannah sembra aver capito la gravità della sua situazione. E' sembrata consapevole del fatto che sarebbe potuta morire", si legge nella missiva.

"Si è discusso delle opzioni terapeutiche e Hannah ha potuto esprimere chiaramente la sua intenzione di non voler tornare in ospedale per cure cardiache. E' chiaramente attaccata alla sua famiglia e vuole essere curata a casa".
gughi potter
00giovedì 13 novembre 2008 17:50
Queste storie fanno assolutamente riflettere.
La forza di una ragazzina, dinanzi ad una delle malattie brutte che esistano.
Ci rendiamo conto che a 13 anni ha avuto il CORAGGIO di voler abbandonare la speranza di una vita davanti per passare gli ultimi mesi che le restano con la sua famiglia e con i suoi affetti? Io non so se avrei questo coraggio, sinceramente. Penso che tenterei a tutti i costi di farmi guarire.
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