Milano, ingente il bottino dei banditi
Si sono introdotti nella "Damiani Gioielli", uno delle gioiellerie più famose di Milano, e grazie alla finte divise da finanzieri, sono riusciti ad avvicinare il direttore, che possiede le chiavi del caveau sotterraneo. I sette banditi lo hanno bloccato e poi, arraffati i gioielli, sono fuggiti. Di notte avevano perforato la parete di un vicino palazzo e proprio attraverso il buco si erano introdotti nel locale.
Presa di mira è stata la sede di Casa Damiani, che si trova all'interno di un palazzo dell'Ottocento, in corso Magenta, poco prima di piazzale Baracca. La maison non ha vetrine esterne. In base alle prime informazioni alcuni dei banditi, o forse tutti, sono entrati nello stabile, dove ha sede Casa Damiani, la notte di sabato, attraverso un foro praticato in una parete di un edificio vicino.
Il buco è stato fatto dal palazzo al numero civico 80 (Casa Damiani si trova al n. 82) dove c'è un ponteggio e dove sono in corso lavori di ristrutturazione. La polizia ha trovato un lenzuolo, usato dai banditi forse per attutire i rumori. I sette malviventi, quattro dei quali con la pettorina della Gdf, quando sono passati all'azione, hanno avvicinato un cameriere addetto al catering.
Domenica mattina, infatti, era in programma un evento che Casa Damiani aveva organizzato per i propri clienti vip. Grazie alla involontaria "collaborazione" del cameriere al quale i falsi finanzieri avevano detto di dover fare un controllo, è stato avvicinato il direttore. Poi, è stato un gioco da ragazzi trafugare tutti i gioielli e fuggire.