Egitto, liberati tutti gli ostaggi La conferma della Farnesina

Roma, 29 settembre 2008 - "I nostri connazionali e gli altri ostaggi sono stati liberati": a dare l'annuncio da Belgrado è stato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, precisando che si sta attualmente "verificando le condizioni di salute dei nostri connazionali e degli altri ostaggi".

"Gli ostaggi - ha poi precisato il ministro - sono stati liberati da una attività ancora non raccontabile compiuta in collaborazione con gli egiziani ed altri paesi". Gli ostaggi liberati sono attualmente "nelle mani delle autorità egiziane", ha aggiunto poi Frattini. Il rilascio degli ostaggi e' ''il risultato di una collaborazione internazionale della quale dobbiamo essere davvero grati alle autorita' degli altri paesi che hanno lavorato con noi'', ha aggiunto Frattini.

Nessun dettaglio sul luogo in cui sono stati liberati o si trovano i turisti ed i loro accompagnatori egiziani è stato fornito: "perché prima - ha spiegato Frattini - devono essere completamente fuori aerea perchè si possa parlare".

AL CAIRO Gli undici turisti rapiti lo scorso 19 settembre in Egitto e liberati oggi stanno ''tutti bene'' e alle 14 saranno all'aeroporto del Cairo. Lo ha annunciato il ministro del Turismo egiziano Zoheir Garana.

Secondo Al Jazeera, sono tutti in buona salute. Fra gli ostaggi cinque italiani, cinque tedeschi, una romena e le guide egiziane. Eranp stati rapiti il 19 settembre nel sud del Paese. "Sono liberi e stanno bene" anche secondo la tv di stato egiziana.



LO SCONTRO DI IERI

Le autorità stanno cercando di capire cosa sia successo nel furioso scontro a fuoco durante il quale l'esercito sudanese ha ucciso sei rapitori ma le truppe di Khartum non sono riuscite a liberare i 19 ostaggi (oltre ai 5 italiani, 5 tedeschi, una rumena e 8 egiziani). Durante la sparatoria sono intervenuti in soccorso dei sequestratori altri 30 uomini armati provenienti dal vicino Ciad, dove avrebbero portato gli ostaggi (nella zona di Tabbat Shajara a 30 chilometri dalla frontiera con il Sudan, secondo le forze armate sudanesi). Secondo la ricostruzione le truppe di Khartum avevano solo trovato le tracce del gruppo. Sulla strada del ritorno in Sudan hanno intercettato «un veicolo bianco» con otto uomini armati a bordo che procedeva ad altissima velocità nell'area di Jebel Uweinat nei pressi del confine libico. I soldati hanno intimato l'alt. Il fuoristrada non si è fermato e a quel punto è iniziato un concitato inseguimento durante il quale è scoppiato un conflitto a fuoco in cui sono rimasti uccisi sei rapitori.



Tra le vittime anche il presunto leader del gruppo, identificato da Khartum con il ciadiano Adam Bakheet, indicato come il capo di una delle almeno 4 fazioni conosciuto che si richiamano all' Esercito di liberazione del Sudan (Sla), una delle formazioni ribelli che combattono le truppe governative in Darfur. Un portavoce dello Sla da Londra ha smentito che il gruppo non è coinvolto in alcun modo nel rapimento.



Altri due uomini armati - uno è sudanese - sono stati fermati e hanno confessato ai militari sudanesi di essere coinvolti nel sequestro. Un soldato sudanese, ha riferito l'agenzia egiziana Mena, è rimasto ferito nell'azione. L'esercito sudanese ha affermato di aver trovato nel veicolo lancia granate Rpg, kalashnikov , mitragliatrici pesanti, munizioni e documenti dello Sla. In precedenza Mahjoub Fadl Badri, consigliere del presidente Omar el Bashir, aveva riferito che «i sequestratori (catturati) hanno riferito che gli ostaggi sono ancora in Ciad, li hanno nascosti in un rifugio e stanno ancora negoziando. Non sappiamo se l'esercito ciadiano stia per intervenire».

Bene ^^
Sono anche persone piuttosto anziane se non erro.

SI ho visto la foto su yahoo e non erano proprio giovincelli...tutto bene quel che finisce bene