Dibattito # 2: La morte

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gughi potter
00lunedì 15 settembre 2008 14:13
Cosa pensate della morte?
La temete?
Avete avuto modo di soffrire per la morte di persone a voi vicine?
Pensate mai a quando dovrete stirare anche voi le zampette?
giuggyna
00lunedì 15 settembre 2008 14:20
mmmm.... ad essere sincera ho temuto x la fine del mondo :s
anke xke x il momento le ks stanno andando x il verso giusto...
è morto mio nonno l'anno scorso ma nn ho sofferto + d tanto anke xkè lo vedevo una volta ogni tanto :s
Chicca Potter
00lunedì 15 settembre 2008 14:42
Io la considero un momento obbligato di passaggio, qualcosa a cui ovviamente non ci si può sottrarre e per cui, quindi, nn vale la pena angosciarsi (in questo senso parlo della nostra morte, non d quella delle persone che ci stanno accanto). Tuttavia non posso negare che l'idea di non esserci più, un giorno, mi inquieti parecchio.. più che altro sono incuriosita dall'idea di "nulla" che viene dopo, mentre qui, sulla Terra, tutto continua ad esistere come sempre.
Non posso dire di temerla, comunque.

Per quanto riguarda la morte altrui, di persone a cui sono legata invece il discorso è diverso.
Non temo la morte in sè stessa quanto quello che ne consegue, il dolore per la perdita, l'assenza e il vuoto incolmabile. Ho avuto questo tipo di esperienza con mio nonno, nel 2004. Niente che io abbia potuto accettare subito, mi ci è voluto del tempo..
giuggyna
00lunedì 15 settembre 2008 14:49
Re:
giuggyna, 15/09/2008 14.20:

mmmm.... ad essere sincera ho temuto x la fine del mondo :s
anke xke x il momento le ks stanno andando x il verso giusto...
è morto mio nonno l'anno scorso ma nn ho sofferto + d tanto anke xkè lo vedevo una volta ogni tanto :s




mi korreggo qlk anno fà
.vieraldo.
00lunedì 15 settembre 2008 19:41
Re:
Chicca Potter, 15/09/2008 14.42:

Tuttavia non posso negare che l'idea di non esserci più, un giorno, mi inquieti parecchio.. più che altro sono incuriosita dall'idea di "nulla" che viene dopo, mentre qui, sulla Terra, tutto continua ad esistere come sempre.



Quoto.
Ma sicuramente la cosa che mi spaventa di piu è il vuoto lasciato dalla perdita di una persona cara...

Melinda84
00martedì 16 settembre 2008 11:27
La morte, una cosa a cui non ci si può sottrarre, mi inqueita e mi incuriosisce.
La temo perchè può accadere in qualsiasi momento nel modo più impensato, ho paura di dover lasciare soffrire amici e familiari per colpa mia, quindi come tutti spero che accada il più tardi possibile.
Alle mie amiche dico sempre però che spero di morire prima di loro, perchè sarebbe un dolore troppo grande per me se loro mi lasciassero prima.
D'altra parte, mi incuriosisce, io credo che ci sia un continuo nell'aldilà e mi piacerebbe sapere com'è.
Anch'io ho perso la nonna nel 2002, me la porto nel cuore, come tutti immagino.
Viveva con me, quindi era come un papà o una mamma, sono stata malissimo quando è morta anche se aveva 84 anni e sapevo che in un certo senso la vita sua l'aveva vissuta.
Ora sono sicura che lei lassù abbia ritrovato suo marito (mio nonno) che purtroppo ho perso quando avevo 2 anni e avrei tanto voluto conoscere. Mi piace l'idea che sia lassù insieme a lui che ci guarda con un maxi schermo su un divano e col pensiero mi aiuti e mi dica cosa devo e non devo fare.
gughi potter
00martedì 16 settembre 2008 13:51
Diciamo che la mia opinione è un po' una commistione di tutto quello che avete già detto.
Al momento, non temo la mia morte, non ne ho paura. Non voglio fare il grande, solo che nel momento in cui la morte prenderà me, io non ci sarò più, e non avrò modo di soffrirne.
Al contrario, è la morte di coloro a me vicini che mi preoccupa, mi spaventa. Sono stato malissimo per la morte di una nonna che non vedevo neanche troppo spesso, ma che era comunque mia nonna. Non oso (e non vorrei, ma purtroppo spesso il mio pensiero cade lì) immaginare la morte di persone ancora più prossime a me.

Se si potesse scegliere, preferirei dare la mia vita piuttosto che veder morire e dover affrontare la morte di qualcuno che amo, questo è sicuro.

Non so cosa ci aspetti dopo la morte, ma sicuramente non è motivo di preoccupazione, per ora. Mi piacerebbe pensare ad una seconda vita, e mi appassiona la teoria della reincarnazione anche se molto confusa e nessuno, da vivo, potrà mai sapere se ha ragione di esistere questa teoria.

Quanto a me, spero semplicemente sia indolore e abbastanza...lontana.
Melinda84
00martedì 16 settembre 2008 14:07
concordo infatti anche per me la preoccupazione più grande è veder morire una persona a cui tengo quali familiari o amici, come il fatto recente che è accaduto nella mia città, la ragazza che è stata uccisa aveva la mia età e non è giusto morire per causa di qualcun'altro che oltretutto conosci da tempo. E' stata strappata alla famiglia con tutto il dolore possibile...se accadesse a un mio familiare non saprei come riuscire a vivere.
Se la morte è per malattia o vecchiaia già sarebbe diverso...ma sempre doloroso..perchè il dolore non si quantifica non c'è una bilancia che dice tu soffri di più o soffri di meno
gughi potter
00martedì 16 settembre 2008 14:15
Ti capisco, e ti sono vicino per la perdita.
Anche oggi, ho dovuto affrontare la questione 'morte' di una persona molto giovane, una morte orribile. Fortunatamente (?) ho dovuto semplicemente ascoltare, perchè penso che parlare non mi sarebbe stato possibile.
~=€MM@=~
00giovedì 18 settembre 2008 16:20
non la temo...è un momento ke prima o poi deve arrivare...
a gennaio è morta mia nonna...è la prima persona a me vicina ad essere morta...
Melinda84
00giovedì 18 settembre 2008 23:34
Sai io ho ereditato la camera di mia nonna dopo che è morta, per un anno non riuscivo nemmeno a guardare la porta chiusa ed ad entrarci in camera, soprattutto se era notte, solo dopo un anno sono riuscita ad andarci a dormire.
Non so perchè mi abbia fatto quest'effetto, forse perchè ogni sera ero io a portarla a letto il più delle volte, a svestirla, metterle il pigiama, portarla in bagno...
E lo stesso al mattino quando non avevo scuola.
Forse avevo paura di entrare e vederla li morta sul letto...non so, so solo quanto le volevo bene
Chicca Potter
00venerdì 19 settembre 2008 10:40
Sono reazioni normali..
La mia prima grande perdita, come dicevo, è stata quella di mio nonno..
4 anni fa è finito tutto. Un periodo di angoscia quotidiana, visto che lui non mangiava più, beveva a stento, non capiva più niente. Stava a letto, servito da noi e dalla signora che ci aiutava a pulirlo e sistemarlo.
Non ci riconosceva più. Credo che questa sia stata la cosa più brutta. E' stato come se fosse morto una prima volta già allora.
E poi viveva, insieme a mia nonna, nell'appartamento sotto il nostro.. stesso palazzo, un piano inferiore.
Idem per me, Melinda.. per un bel pò di tempo non sono riuscita a metter piede lì dentro.
Tutto mi ricordava lui.. ancora oggi è così, quando entro in quella casa, ma chissà, la mente umana è incomprensibile.. o semplicemente, prima o poi, ciascuno di noi, anche inconsciamente, riabilita la propria soglia di dolore portandola a livelli un pò più alti e capisce che deve andare avanti.
Melinda84
00venerdì 19 settembre 2008 15:34
già, speriamo sia così, anche se perdere un nonno o una nonna è doloroso, non riesco ad immaginare quanto possa essere grande il dolore di una famiglia quando alla tv raccontano della morte di un padre, o una madre, o di un figlio, di un marito o una moglie.
Quando sento che bambini piccoli rimangono soli o senza un genitore, o senza entrambi, mi si stringe il cuore
gughi potter
00venerdì 19 settembre 2008 19:30
Re:
Melinda84, 19/09/2008 15.34:

già, speriamo sia così, anche se perdere un nonno o una nonna è doloroso, non riesco ad immaginare quanto possa essere grande il dolore di una famiglia quando alla tv raccontano della morte di un padre, o una madre, o di un figlio, di un marito o una moglie.
Quando sento che bambini piccoli rimangono soli o senza un genitore, o senza entrambi, mi si stringe il cuore




Ultimamente sono a contatto con una persona che ha subito una delle perdite più dolorose possibili, a mio parere.
E' triste e doloroso solamente vederla, non vorrei mai essere al suo posto.
prettyangel
00sabato 20 settembre 2008 15:20
Alla mia morte non penso mai. Forse quando si è giovani è più lecito pensare a quelli che si presume, moriranno primi.
Temo molto la morte delle persone a me care e ho già avuto modo di soffrirne più volte.
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