Deve abortire ma non ci sono medici

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giuggyna
00sabato 9 agosto 2008 17:23
Roma, i non obiettori tutti in ferie
Una donna si è recata all'ospedale S. Camillo di Roma per abortire, ma ha aspettato quattro giorni in preda a dolori lancinanti perchè in servizio non c'era un solo anestesista non obiettore. La diagnosi parla di feto idrocefalo e displasia renale bilaterale riscontrata solo al quinto mese di gravidanza: unica soluzione è l'aborto terapeutico. Tutto il personale è però in ferie e l'intervento è rimandato a dopo il week end.

La donna era arrivata a Roma martedì dopo che all'ospedale Borgo Roma, nel veronese, "nonostante i numerosi referti che indicano la gravissima patologia - racconta il marito al quotidiano La Repubblica - volevano far fare a mia moglie altri accertamenti e protrarre i tempi. Ma le condizioni erano così critiche che rimandare ulteriormente l'intervento mi sembrava una follia".

I tempi per l'aborto sono strettissimi: 14 giorni per rimanere nei margini della legge 194. Al S. Camillo è però disponibile, nel reparto di Ostetricia, un solo letto per l'interruzione volontaria di gravidanza. Per la carenza di infermieri non c'è posto nel padiglione di Ginecologia.

Il giorno dopo, mercoledì, la donna trentenne viene ricoverata con urgenza e le vengono somministrati farmaci per indurre il parto, ma niente da fare: l'unica soluzione e' l'intervento chirurgico con l'epidurale per garantire l'effetto sedante. Ma nell'ospedale non si trovano anestesisti, e l'unico di turno, obiettore di coscienza, si rifiuta di procedere.

"Non mi hanno dato nessuna certezza - si sfoga la paziente con il quotidiano - e la cosa assurda è che sono in balia del caso e delle vacanze dei sanitari. Non mi hanno dato dei tempi certi e il termine per eseguire l'aborto scade giovedì, poi sarò costretta a tenere il bambino fino al nono mese, ma nascerà comunque morto".

"E' tutto falso. La paziente, arrivata nel nostro ospedale, presentava una sofferenza fetale e questo ha richiesto esami e tempi per accertare la situazione. Dopo questi, si sarebbe proceduto con l'aborto''. Il direttore generale dell'azienda ospedaliera di Roma San Camillo-Forlanini, Luigi Macchitella, ha commentato così l'articolo pubblicato su La Repubblica.

"Non è nemmeno vero - ha aggiunto Macchitella - ciò che viene riportato sui turni degli anestesisti non obiettori. E' vero e fisiologico che alcuni siano in ferie ma sono sostituiti
da altri".
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