Indagati sorellastra e suo ex ragazzo
A quasi cinque anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, davanti casa, a Mazara del Vallo (Trapani), la procura di Marsala ha chiuso l'inchiesta sui due indagati: la sorellastra della bimba, Jessica Pulizzi, allora minorenne, per concorso in sequestro di persona e l'ex fidanzato Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni al pm. Per loro la procura potrebbe chiedere il rinvio a giudizio. Intanto la madre di Denise, Piera Maggio, continua la sua battaglia.
La bambina scomparve l'1 settembre 2004, alle 12, davanti casa in via Domenico la Bruna, a Mazara del Vallo (Trapani). E adesso i pm hanno chiuso l'inchiesta che riguarda due indagati, per i quali la procura potrebbe chiedere al gup il rinvio a giudizio. Gli investigatori in questi anni hanno battuto la pista del sequestro da parte di un gruppo di nomadi, dell'allontanamento volontario terminato tragicamente con un incidente, la pista delle controversie familiari: la principale indagata e' la sorellastra della bimba scomparsa (la figlia del padre naturale).
Per concorso in sequestro di persona erano stati iscritti nel registro degli indagati la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, all'epoca minorenne, e l'ex fidanzato Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni al pm. Non sono servite poco tempo fa le dichiarazioni di un sedicente collaboratore che ha detto ai pm che Denise era stata rapita e poi mori' a causa di una massiccia dose di tranquillanti. L'uomo aveva tirato in ballo la zia di Denise e altri familiari ma trovare un po' di luce, tra le dichiarazioni oscure e non provate dal lavoro investigativo, non e' stato finora possibile.
La madre di Denise, Piera Maggio, continua la sua battaglia, non smette di credere che "la bimba sia viva". In diverse occasioni e' stata segnalata la presenza di una bimba che somigliava a Denise, ma in tutti i casi il riconoscimento e' stato smentito dall'esame del Dna, che ha provato che nessuno di quei bimbi era la piccola scomparsa a Mazara.