Città sicure, arrivano i soldati

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gughi potter
00martedì 5 agosto 2008 10:38
Il consenso della gente quasi ovunque
Alle 7 di mattina, il primo contingente dei 3mila militari che nei prossimi giorni si schiererà nelle città italiane per "aumentare - come ha ripetuto il ministro della Difesa La Russa - la percezione di sicurezza", ha preso possesso di presidi fissi, obiettivi sensibili e zone da pattugliare. Il primo giorno si è concluso con qualche arresto e decine di identificazioni. I soldati sono stati accolti quasi ovunque dal consenso della gente.

Non sono mancate le contestazioni. A Roma un collettivo di precari ha distribuito volantini in italiano e inglese per dire che "questa non è democrazia" e esposto uno striscione al Colosseo con la scritta "free Rome". Mentre l'opposizione e i sindacati di polizia definiscono il dispiegamento di militari - che invece per il Pdl va aumentato - un'operazione di facciata.

I dispiegamenti nelle varie città
I primi, alle 6.45, sono stati i sei militari (tra cui una donna) che hanno preso possesso del presidio a piazza Duomo, a Milano. Alpini, genieri, granatieri, paracadutisti si sono schierati nelle postazioni a loro assegnate con mimetica e mitra - gli obiettivi sensibili a Milano, Roma e Napoli, e i Centri per immigrati ad Agrigento, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Catanzaro, Crotone, Foggia, Gorizia, Milano, Modena, Roma, Siracusa, Torino e Trapani - o hanno iniziato a pattugliare a piedi le strade, con la divisa e la pistola. A Roma i Granatieri di Sardegna in servizio alla stazione della metro Anagnina hanno bloccato un romeno che aveva scippato una donna e poi lo hanno consegnato ai carabinieri, mentre a Torino sono stati gli alpini a bloccare nel Tossic Park tre persone, poi arrestate.

Da Verona a Padova, da Milano a Napoli, i militari hanno pattugliato sia le zone centrali sia quelle piu' periferiche o a rischio, come quella di via Stanga a Padova - dove i soldati sono stati accolti da uno striscione di An con scritto "Padova vi ama" e dai commercianti che hanno chiesto loro un presidio anche notturno - o i Comuni della cintura urbana a Napoli. A Milano il pattugliamento è stato effettuato a Baggio, via Padova e alla stazione Centrale. Non si sono visti, invece, soldati nel centro di Roma, come aveva ripetuto nei giorni scorsi il sindaco Alemanno, che ha incontrato i militari fuori l'ambasciata israeliana ai Parioli: anche quelli che dovranno presidiare l'ambasciata Usa arriveranno nei prossimi giorni.

I cittadini approvano, ma non mancano critiche
Molti cittadini hanno accolto calorosamente i militari. La gente, in molti casi, si è avvicinata per stringere loro la mano e spiegare i problemi della zona. "Era ora, vi stavamo aspettando - li ha salutati Rosa a Roma - gli zingari non proveranno piu' a rubarmi la borsa o il portafogli". La categoria più soddisfatta dell'iniziativa è quella dei commercianti, mentre tra i cittadini non è mancanta qualche critica. "Penso che l'esercito - dice la milanese Sabrina Crani - dovrebbe essere usato per questioni militari e non civili". "E' una cosa ridicola - secondo alcuni autisti di autobus a Roma - sembra di essere in un regime militare, Roma come il Cile". Pensiero condiviso anche da un turista inglese in viaggio nella capitale: "Sembra di assistere ad un teatro di guerra che mi ricorda tempi tristi e lontani".

La Russa: "Contrari solo i delinquenti e i sessantottini"
Soddisfatto il ministro La Russa, dichiara: "Oltre ai delinquenti, agli stupratori, a chi fa furti e rapine, sono contrari alla presenza dei militari per garantire la sicurezza solo i post sessantottini - afferma - Quando qualcuno dice che è un'operazione di facciata o di propaganda dice una cosa poco seria, questi uomini sono in carne ed ossa e non hanno alcuna intenzione di incutere paura ad un cittadino".

I militari: "Bilancio positivo, è una passeggiata"
Positivo anche il primo commento dei protagonisti del provvedimento, i militari. I capi delle task force, come il colonnello Claudio Caruso, a Roma, sottolineano che il "bilancio è assolutamente positivo", che non c'è stata "alcuna difficoltà nel coordinamento con le forze dell'ordine e che uomini e donne in strada sono all'altezza dei compiti affidati". Più pratici i militari in strada: "Lo abbiamo già fatto all'estero e qui è sicuramente piu' facile" dicono a Milano. "Rispetto all'esperienza irachena questa è una passeggiata" aggiunge Alessandro, paracadutista con 13 missioni all'estero alle spalle.
Melinda84
00martedì 5 agosto 2008 11:46
Anch'io sono d'accordo già solo il fatto che ci sia una divisa dovrebbe evitare dei 'pericoli' anche se sono pure d'accordo con chi dice che potevano dare più lavoro ai poliziotti e carabinieri
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