Nel mirino imprenditori e commercianti
Imponevano il pagamento del "pizzo" a imprenditori e commercianti: per questo, sono finiti in manette quattro pregiudicati di Gela. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Caltanissetta, Fabrizio Nicoletti. Gli indagati si presentavano a nome della "Stidda" e costringevano gli operatori economici a corrispondere tangenti sotto forma di "regali" da elargire in occasione delle principali festività.
I fatti si sarebbero verificati a partire dal settembre 2007 e successivamente in diversi occasioni. In un caso la vittima ha pagato 1500 euro. L'altra richiesta estorsiva, da 20 mila euro, non è stata versata perché la vittima ha preso tempo. Gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato di Gela hanno notato il continuo andirivieni dei quattro indagati nei locali delle aziende prese di mira, e così hanno attivato servizi di appostamento e di intercettazioni ambientali attraverso le quali è stato possibile raccogliere prove schiaccianti per dimostrare le estorsioni.
L'operazione è stata denominata ''High Pressure''. In carcere sono finiti Salvatore Cavallo, di 25 anni, Giuseppe Alessandro Antonuccio, di 29 e Alfonso Terlati, di 24. In carcere il provvedimento è stato notificato ad Angelo Fiorisi, di 41 anni, ritenuto il capo della banda. Sono accusati di associazione mafiosa, e ad eccezione di Fiorisi, di estorsione e tentata estorsione, in concorso, aggravata dal metodo mafioso.