Catene di S. Antonio... sul web

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giuggyna
00lunedì 19 maggio 2008 15:18
Una ricerca Usa ne spiega i segreti
Chi non ha ricevuto almeno una "catena di sant'Antonio" sulla propria casella di posta elettronica? Le "catene" che girano in Internet sono per molti un vero tormnetone. Eppure, a differenza di quanto si credeva fino a qualche tempo fa, non si diffondono con un modello 'a virus', ma hanno una vita molto più breve. Lo ha scoperto una ricerca della Cornell university di New York pubblicata dalla rivista Proceedings of the National Academy of Science (Pnas). Secondo l'indagine chi riceve una mail che fa parte di una catena, la inoltra a pochissime persone, spesso solo a una.

I ricercatori hanno esaminato due petizioni via e-mail diffuse negli Stati Uniti, una in supporto di una radio iniziata nel 1995 (316 copie trovate con più di 13mila firme) e una contro l'invasione dell'Iraq iniziata nel 2002 (637 copie con più di 20mila firme), risalendo al percorso di ogni esemplare trovato.
Oltre a scoprire che le mail non si diffondono "a cascata", i ricercatori hanno scoperto che per arrivare da una persona a un suo amico le catene possono impiegare anche 100 passaggi intermedi, e questo fa sì che si ricevano da più conoscenti contemporaneamente.
La ricerca è ancora in corso, e per tutti coloro che trovano ancora questi messaggi nella propria casella di posta c'e' un sito apposito per raccogliere le segnalazioni.
~=€MM@=~
00martedì 20 maggio 2008 13:34
io metterei al rogo tutti quelli ke le mandano -.-
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