Agguato nel Palermitano,due morti

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giuggyna
00martedì 12 febbraio 2008 18:51
Partinico, ferita una terza persona
Due persone sono state uccise e una terza è rimasta ferita nel corso di una sparatoria avvenuta in un bar nel centro di Partinico, un paese a 30 chilometri da Palermo. Le vittime sono Gianpaolo e Giuseppe Riina, incensurati, figli trentenni dell'imprenditore Salvatore Riina, solo omonimo del boss, ucciso nel 1998 sempre a Partinico. Nell'agguato di stampo mafioso è rimasto ferito non in modo grave un dipendente delle due vittime.


Secondo una prima ricostruzione, fatta dal Commissariato del luogo, i due fratelli, di 37 e 31 anni, titolari di una piccola impresa edile nel settore del movimento terra, si trovavano nel bar "Le goloserie" nella piazza Santa Caterina in compagnia del dipendente, Fulvio Giordano, di Giardinello, che è rimasto ferito nell'agguato, quando sono entrati i killer che hanno iniziato a sparare all'impazzata. Gli investigatori stanno ascoltando il barista per potere avere la descrizione degli assalitori. A quell'ora sulla piazza non c'era nessuno e gli unici testimoni sono i pochi avventori del locale presenti alla sparatoria.

Salvatore Riina, il padre dei due imprenditori uccisi, accusato tra l'altro di avere coperto la latitanza di alcuni mafiosi, venne trucidato nel 1998 dalla cosca del boss mafioso Vito Vitale, capo mafia della zona con cui era entrato in contrasto per ragioni di controllo delle attività illecite del territorio. L'agguato dei giovani Riina sarebbe scattato nella stessa zona dove era stato assassinato il padre.

Recentemente la Corte d'Assise d'Appello di Palermo ha condannato all'ergastolo Leonardo Vitale, fratello di Vito Vitale, mentre la sorella del boss, Giusy Vitale, oggi pentita, è stata condannata a 12 anni di reclusione, proprio perché collaboratrice di giustizia. Un altro uomo, Michele Seidita, anche lui collaboratore, è ancora sotto processo, in uno stralcio del dibattimento.

Giuseppe e Giancarlo Riina avevano ottenuto appalti, non di grossa entità, anche da enti pubblici come i comuni di Partinico e Giardinello. Proprio in una villetta nel territorio di Giardinello vennero arrestati, il 5 novembre scorso, i boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo insieme ad altri due capimafia.

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