"Teniamoci stretti i difetti"

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gughi potter
00mercoledì 21 gennaio 2009 20:00
Così Verdone sul film "Italians"
Presentato a Roma "Italians" di Giovanni Veronesi nelle sale da venerdì. Un film a due episodi con nel cast Sergio Castellitto, Riccardo Scamarcio, Ksenia Rappoport e Dario Bandiera. "Teniamoci stretti i luoghi comuni sugli italiani come anche i nostri autori della tradizione, Eduardo De Filippo, Govi e Scarpetta, perché grazie ai flussi migratori fra 50 anni non si parlerà più di italiani, di italianità", dice Carlo Verdone.
Ksenia Rappoport - LaPresse

"E questo per un semplice motivo: non ci saranno più. Saranno solo una piccola percentuale come sono oggi gli inglesi a Londra". Da Verdone arriva però un po' di ottimismo: "Gli italiani all'estero portano avanti la loro carica di genialità che hanno in più di altri popoli, così come la loro generosità". La Rappoport sdrammatizza: "Anche i Russi all'estero non fanno bella figura. Ad esempio, non conoscono bene la funzione delle chiavi elettroniche in dotazione agli alberghi internazionali e gli capita di passare così giorni interi al buio".

Due gli episodi di questo film che ha come sottotitolo "Ci facciamo sempre riconoscere..." con protagonisti Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio diretti a Dubai con una bisarca piena di Ferrari rubate. Tra brutte figure e canzoni, i due approdano anche in carcere, ma alla fine c'è il riscatto, prima di Castellitto e poi di Scamarcio. Struttura anche più semplice per l'episodio che vede protagonista Carlo Verdone facoltoso dentista romano depresso che, approfittando di un convegno a San Pietroburgo, si getta in un improbabile e non voluto tour sessuale. Incappa in un 'mediatore' simpatico e canaglia (Dario Bandiera), nella delinquenza locale, ma poi si riscatta a sua volta grazie all'incontro con una interprete (Ksenia Rappoport) e con dei teneri orfanelli locali.

Il regista Veronesi afferma: "Secondo me li ho rappresentati anche troppo buoni. E poi - ci tiene a dire - entrambe le storie hanno un fondamento di verità. Gli italiani rispetto ad altri popoli si portano dietro un grado di italianità enorme che alla fine li contraddistingue e li salva. Chi negli aeroporti fa suonare i metaldetector se non gli italiani?". Castellitto entra nella questione citando invece Longanesi: "Gli italiani sono buoni a nulla o capaci di tutto" dice l'attore. E ancora, citando i personaggi della commedia all'italiana con i loro pregi e i loro difetti, conclude: "Ho nostalgia di quei personaggi che secondo me sono ormai sempre meno".
Melinda84
00mercoledì 21 gennaio 2009 21:59
Io sono curiosa di vederlo, a me piace Verdone
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