---Il caso di Gravina--

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
gughi potter
00lunedì 25 febbraio 2008 20:34
GRAVINA IN PUGLIA (BARI) - Un bambino di 11 anni e' stato salvato dopo essere caduto in un pozzo in una casa abbandonata di Gravina in Puglia. Durante i soccorsi e' stata fatta una macabra scoperta: resti umani, sembra si tratti di ossa, e si pensa ai fratellini Pappalardi, scomparsi da Gravina. I resti umani sono stati visti dai vigili del fuoco che si sono calati nel pozzo per soccorrere il ragazzino. Sul posto il procuratore della Repubblica, Emilio Marzano, e gli investigatori - di polizia e carabinieri - che si sono occupati delle indagini sulla scomparsa dei due fratellini. Il pozzo è in una casa abbandonata nei pressi della pineta e della stazione ferroviaria di Gravina in Puglia, nel centro storico della cittadina murgiana. Alla casa abbandonata si sta recando anche il sindaco di Gravina, Rino Vendola. Il ragazzino di 11 anni, caduto nel pozzo ha riportato la frattura di entrambe le gambe, ma non sembra abbia un trauma cranico. E' lucido, dice il medico, e risponde alle domande. E' stato portato in ambulanza all'ospedale di Altamura.
giuggyna
00lunedì 25 febbraio 2008 20:36
mamma mia :s
giuggyna
00martedì 26 febbraio 2008 17:17
Per questore non è stato un incidente
In tempo reale la frenetica giornata a Gravina in Puglia dopo il ritrovamento dei corpi di Ciccio e Tore, i fratellini Pappalardi scomparsi nel giugno del 2006.


16.14 - "Da una prima ispezione è emerso che la condizione attuale dei corpi è una quasi mummificazione". Lo ha detto il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Emilio Marzano. "Naturalmente - ha aggiunto - dobbiamo stabilire sia la causa che l'epoca della morte come dati fondamentali. Da quello che abbiamo visto finora non sarebbe possibile dare una risposta seria".

15.20 - "Abbiamo la sensazione, benché debba essere confortata con i dati tecnici, che abbiano subito un'orribile morte". Lo ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, uscendo dal luogo in cui sono stati trovati i corpi senza vita di Francesco e Salvatore Pappalardi.

15.15 - Un lungo applauso dai balconi di Via della Consolazione ha salutato le due bare all'uscita dal cortile del vecchio complesso di stabili dove sono stati rinvenuti i corpi mummificati di Francesco e Salvatore Pappalardi scomparsi venti mesi fa. Da tutti i balconi della piccola via nel centro di Gravina i residenti non hanno retto alla commozione e alle lacrime, è seguito uno scrosciante applauso.

14.33 - "Per quanto riguarda i due corpicini, dobbiamo confermare ragionevolmente che si tratta di Ciccio e Tore''. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, uscendo dalla casa padronale abbandonata in cui sono stati trovati i due cadaveri.

14.10 - Fiippo Pappalardi, padre di Francesco e Salvatore, ha saputo dalla tv, che guardava in cella, del ritrovamento dei corpi dei due bambini nella cisterna di una casa padronale a Gravina in Puglia. L'uomo, arrestato nel novembre scorso con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere, è detenuto nella casa circondariale di Velletri, in provincia di Roma. Appresa la notizia dal tg, Pappalardi - secondo quanto riferiscono alcune fonti - non avrebbe avuto particolari reazioni. Il padre di Ciccio e Tore è in cella con altri tre detenuti nella cosiddetta sezione 'protetti' del carcere di Velletri, dove generalmente viene recluso chi è accusato di delitti particolarmente efferati. I 'protetti' fanno vita separata dagli altri detenuti: la socialità non è in comune, il transito nei passeggi è separato e anche i colloqui avvengono in orari diversi.

14.00 - In via Giovanni Consolazione sono appena arrivati i due carri funebri che serviranno per trasportare presso l'istituto di medicina legale di Bari i corpi dei due fratellini, Francesco e Salvatore Pappalardi.

13.38 - Secondo alcuni investigatori si delinea uno scenario da uncubo: pare che i due fratellini possano aver avuto una morte lenta, una morte atroce, peggiore di quella che sarebbe toccata loro se fossero morti a causa della caduta nel pozzo. Da alcuni dati emergerebbe infatti che, per qualche tempo, i bambini possano essere rimasti vivi nella cisterna. I corpi non sono in corrispondenza dell'imboccatura del pozzo, che è larga poco meno di un metro per un metro. Non sono quindi rimasti fermi dopo essere precipitati giù - gettati o caduti - per i 22 metri del cunicolo che dal terrazzo porta alla cisterna sotto l'edificio. I corpi infatti sono entrambi da un lato, a una distanza l'uno dall'altro di una quindicina di metri.

13.09 - I corpi di Ciccio e Tore Pappalardi con molta probabilità verranno portati in superficie nel pomeriggio e saranno trasportati presso l'istituto di medicina legale di Bari, dove verrà eseguita l'autopsia.

11.45 - Per il recupero dei corpi nella cisterna probabilmente occorreranno ancora ore. Lo ha detto il questore di Bari, Vincenzo Maria Speranza, parlando con i giornalisti.

11.31 - "L'impianto accusatorio al momento rimane in piedi. Non è una questione di principio perché finora parliamo di indizi molto gravi". Lo ha dichiarato il questore di Bari, Vincenzo Speranza, aggiungendo tuttavia, tra varie altre considerazioni, e facendo un passo indietro a quanto appena dichiarato: "Non mi sentirei di escludere la caduta accidentale".

11.10 - ''La città di Gravina provvederà alla sepoltura di quei due poveri bambini", ha annunciato il sindaco Rino Vendola.

10.45 - Il medico legale Francesco Introna ha concluso un primo esame sui corpi dei due ragazzini che giacciono nella cisterna della casa padronale. Al termine Introna è uscito dalla casa ma non ha rilasciato dichiarazioni.

09.59 - Il questore di Bari, Vincenzo Speranza, ha scartato l'ipotesi dell'incidente: "Escludo categoricamente una caduta accidentale dei due bambini".

08.54 - Nella cisterna della casa padronale abbandonata sono in corso rilievi della polizia scientifica e un primo sopralluogo del medico legale, Francesco Introna, dell'istituto di medicina legale dell'Università di Bari. Il medico scenderà nella cisterna attraverso il varco aperto dai vigili del fuoco. L'apertura consente di calarsi con una scaletta dal piano strada per un paio di metri e poi, camminando in discesa per qualche altro metro, di giungere nel punto nel quale sono i corpi.

08.00 - ''Non mi muovo di qua, ho diritto almeno di vederli da morti visto che me li hanno strappati in vita'',a aggiunto la mamma dei due fratellini scomparsi. La donna ha trascorso a Gravina tutta la notte: ''Non c'è più neanche la mia vita''. Poi ricorda che dopo la morte dei figli aveva fatto un sogno nel quale aveva visto i suoi figli precipitare in un baratro.

07.31 - E' giunta qualche minuto fa, dinanzi alla casa di Gravina in Puglia in cui sono stati trovati due corpi, la mamma di Ciccio e Tore Pappalardi, Rosa Carlucci. ''Dall'inizio ho temuto che fossero in un pozzo'', ha detto.

06.37 - Il varco aperto è delle dimensioni di un metro per un metro e mezzo e consente di scendere, dopo aver percorso pochi metri al di sotto del piano stradale, sul fondo della cisterna vuota dove, a poca distanza l'uno dall'altro, ci sono i due corpi.

06.15 - I vigili del fuoco, dopo aver lavorato per tutta la notte, hanno aperto un varco dal piano stradale alla cisterna della casa abbandonata di Gravina in Puglia dove ci sono due cadaveri, i resti umani che apparterrebbero a Ciccio e Tore Pappalardi.

gughi potter
00martedì 26 febbraio 2008 17:21
Io sono senza parole.
Provo pena e disprezzo per chi ha potuto commettere un simile gesto...e mi dispiace moltissimo anche per la madre che dovrà riconoscere ufficialmente i resti dei suoi bambini.
Quanto a Ciccio e Tore...che possino almeno riposare in pace.
giuggyna
00martedì 26 febbraio 2008 17:45
già c'è gente proprio senza cuore
giuggyna
00mercoledì 27 febbraio 2008 14:28
"I resti sono di Ciccio e Tore"
"La madre ha riconosciuto i resti". Lo ha reso noto il professor Luigi Introna, responsabile del pool di medici legali dinanzi all'Istituto dove Rosa Carlucci, la madre dei due fratellini di Gravina si è recata per il riconoscimento ufficiale. Introna ha lasciato l'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari per raggiungere gli uffici della procura di Bari dove verrà formalmente affidato l'incarico per l'autopsia.


La visita per il riconoscimento è durata circa mezz'ora. Conslusa la drammatica operazione, la donna è stata fatta uscire da un accesso secondario all'Istituto per evitare i giornalisti e le telecamere che l'aspettavano fuori.

Uscendo è apparsa particolarmente provata e nell'immediato non ha rilasciato dichiarazioni. La donna era arrivata dinanzi all'Istituto, nel Policlinico di Bari, scortata dalla polizia, che ha impedito a chiunque di avvicinarsi a lei.

Rosa Carlucci è giunta al Policlinico accompagnata dal suo compagno, Nicola Nuzzolese, che è entrato nell'Istituto alcuni minuti dopo di lei. Poco dopo è arrivata anche Maria Ricupero la compagna di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini che è attualmente in carcere con l'accusa di omicidio. La donna è uscita dall'Istituto subito ed è svenuta mentre cercava inutilmente di sottrarsi all'assedio di giornalisti e telecamere.

Mentre la polizia tentava di proteggerla e di accompagnarla alla sua automobile, la donna è caduta per terra in uno dei vialetti dell'ospedale. Subito dopo è stata fatta salire su un'automobile del Policlinico insieme con degli infermieri.

Chiesta la scarcerazione del padre
L'avvocato Angela Aliani ha presentato istanza di scarcerazione nei confronti di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini di Gravina in Puglia che è in carcere dal 27 novembre scorso con l'accusa di duplice omicidio. ''Non ci sono indizi, non ci sono esigenze'', ha spiegato. Il legale ha assistito in Procura al conferimento dell'incarico per l'autopsia.

gughi potter
00mercoledì 27 febbraio 2008 14:36
Che brutta cosa...
mi dispiace moltissimo, povera la mamma che ha dovuto guardare i resti dei suoi bambini morti.
gughi potter
00mercoledì 27 febbraio 2008 14:37
A quanto ho capito il papà non sarebbe responsabile, no?
giuggyna
00mercoledì 27 febbraio 2008 14:42
almeno kredo
giuggyna
00mercoledì 27 febbraio 2008 14:43
già :(
jelly.fruit
00mercoledì 27 febbraio 2008 23:21
questa cosa mi fa impressione davvero
gughi potter
00giovedì 28 febbraio 2008 12:53
a chi lo dici..
gughi potter
00giovedì 28 febbraio 2008 12:54
Il riconoscimento delle salme, prima da parte della madre di Francesco e Salvatore Pappalardi, Rosa Carlucci, e più tardi della compagna del padre, Maria Ricupero. Poi il legale di Filippo Pappalardi, papà dei due fratellini, in carcere con l'accusa di averli sequestrati e uccisi, che deposita l'istanza di scarcerazione. E al Policlinico di Bari, nell'Istituto di medicina legale dell'università, l'avvio degli esami preliminari alle autopsie da parte dei medici incaricati dalla Procura.

Una giornata convulsa quella seguita al recupero dei resti di Ciccio e Tore, i fratellini di Gravina in Puglia scomparsi il 5 giugno 2006 e ritrovati lunedì in una vecchia cisterna abbandonata nel cuore del paese. Convulsa anche perché, come hanno dichiarato i medici legali, ci vorranno giorni e giorni per capire se i due ragazzini sono caduti accidentalmente nella cisterna o se qualcuno li ha gettati lì. Quasi certamente occorreranno tutti i 30 giorni messi a disposizione dalla Procura per dare una serie di risposte certe a tanti interrogativi. Solo a quel punto ci sarà la consegna delle salme e il paese di Gravina in Puglia potrà abbracciare e salutare per l'ultima volta Ciccio e Tore.

"Oggi ho perso ogni residua speranza" ha detto Rosa Carlucci in una nota diffusa dal suo avvocato, aggiungendo però che "un fatto è certo: i miei due bimbi vivevano in un posto in cui non dovevano". Maria Ricupero - che in mattinata si era recata all'istituto di medicina legale ma non aveva potuto vedere le salme e all'uscita era stata colta da un lieve malore - è tornata nel pomeriggio, autorizzata, a bordo di un'ambulanza, forse per dribblare cronisti e telecamere. I medici legali le hanno chiesto anche alcune informazioni utili per risalire all'ora in cui Ciccio e Tore sarebbero morti. "Sono distrutta" ha detto a bassa voce e tra le lacrime all'uscita, mentre saliva a bordo di un'auto della polizia con cui è stata riportata a casa. Intanto la difesa di Filippo Pappalardi ha iniziato la battaglia sulle circostanze della morte dei due fratellini.

L'avvocato Angela Aliani oggi ha fornito una sua ricostruzione, secondo cui "era ancora giorno quando Francesco e Salvatore sono caduti nella cisterna" perché il corpo di Salvatore "era in corrispondenza di un raggio di luce" che il ragazzino potrebbe aver utilizzato per riscaldarsi e tentare di chiedere aiuto. Parallelamente il legale ha chiesto che il papà dei ragazzini venga rimesso in libertà (ora è in carcere a Velletri) per assenza di indizi e di esigenze cautelari che giustifichino la detenzione. Per i medici legali incaricati dalla Procura è cominciato un vero e proprio 'tour de force'. "C'é qualcosa sul corpo di Francesco" ha riferito uno di loro, Vito Romano, aggiungendo che "per quello che vediamo le fratture sono solo alle gambe".

Fratture che Ciccio si sarebbe provocato quasi sicuramente nella caduta. Su Salvatore gli accertamenti, quelli preliminari alle autopsie, cominceranno domani, mentre per l'esame vero e proprio dei due corpi bisognerà attendere qualche giorno. Intanto il difensore di Pappalardi ha detto che "su una parete dela cisternac'erano segni di unghiate.

Forse indicano che almeno Tore ha tentato di risalire". Ma per gli investigatori i segni trovati non sarebbero di un'unghiata, bensì una 'ditata', cioé un dito che, inumidito, forse sanguinante, striscia sul muro. Al momento non è stato ancora possibile compiere indagini per verificare se quei poveri resti presentino segni di violenza. E tutto questo vuol dire che la verità sulla morte di Francesco e Salvatore Pappalardi non è affatto vicina.
giuggyna
00giovedì 28 febbraio 2008 19:44
Gravina, nuova versione della procura
La procura di Bari non rinuncia alla tesi accusatoria nei confronti del padre di Francesco e Salvatore Pappalardi, i ragazzini trovati morti nella cisterna di Gravina. I due fratellini potrebbero essere finiti nel pozzo mentre tentavano di fuggire dal padre che voleva punirli. Questa ipotesi si discosterebbe dalla versione fornita da alcuni ragazzini locali secondo cui i cunicoli della masseria erano teatro di "prove di coraggio" fra adolescenti.



Ancora da chiarire la dinamica dei fatti
La procura della Repubblica di Bari continua dunque a ritenere valida la tesi accusatoria nei confronti di Filippo Pappalardi. Tuttavia dalla procura nessuno spiega come potrebbero essere andati i fatti. Un dato è certo: pur ritenendo valide le accuse mosse finora a Filippo Pappalardi, l'indagine - ammettono alcune fonti investigative - va rivisitata e andrà poi eliminato il reato di occultamento di cadavere perché, concordano fonti medico-legali, quando sono caduti nel pozzo i ragazzini erano vivi. Inoltre, c'è da capire - in base alla ricostruzione dell'accusa - se il papà abbia lanciato i figli, se li ha visti cadere nel pozzo e sia andato via (in questo caso non c'è neppure il reato di omicidio volontario ma, forse, quello di morte come conseguenza di altro delitto) o, ancora, se un figlio sia caduto e l'altro sia stato scaraventato.

Poi c'è almeno un'ipotesi colposa, che al momento non riscuote il favore degli investigatori. Secondo questa ipotesi, i due ragazzini potrebbero essere stati fatti salire dal loro papà (che era arrabbiato e voleva punirli) sulla sua auto, così come dice il supertestimone, ma potrebbero essere fuggiti dall'autovettura per rifugiarsi nella vecchia casa abbandonata dove erano soliti giocare. Mentre si nascondevano, sarebbero precipitati accidentalmente nella cisterna. Questa tesi non è incompatibile con alcuni risultati investigativi e con il fatto che Filippo Pappalardi, sentendosi quantomeno responsabile moralmente della scomparsa dei figli, il giorno dopo sia andato regolarmente a lavorare e abbia pronunciato alcune frasi intercettate dalla polizia e abbia messo in atto quella che gli investigatori ritengono un'attività di elusione e di depistaggio delle indagini.

Il medico della difesa: "Forse Ciccio è morto presto"
Francesco Pappalardi, rimasto gravemente ferito dopo la caduta, con una "frattura esposta, ha subito una forte perdita di sangue" in seguito alla quale sarebbe morto rapidamente. E' quanto ritiene il professor Luigi Strada, medico legale e consulente della difesa di Filippo Pappalardi. Le cause e i tempi della morte, comunque, secondo Strada, potranno essere accertati solo con l'esame degli organi interni. Il consulente prevede che l'autopsia verrà eseguita la settimana prossima. Secondo Strada, Salvatore Pappalardi, che nella caduta nella cisterna è rimasto praticamente illeso (evidenziata dalla TAc solo una piccola frattura al piede), sarebbe invece morto ''prevalentemente di freddo e di fame''.

giuggyna
00venerdì 29 febbraio 2008 17:25
"Dovevano cercare là, l'avevo detto io"
Un lungo pianto e un'accusa. Così Filippo Pappalardi ha accolto Angela Aliani, il suo avvocato difensore, venuta a fargli visita nel carcere di Velletri per la prima volta da quando i due figli dell'uomo, Ciccio e Tore, sono stati ritrovati morti nella "casa delle cento stanze" a Gravina in Puglia (Bari). "L'avevo detto io alla polizia che dovevano cercare là dentro", ha urlato al legale prima di esplodere in un pianto liberatorio.



Altro per il momento non è trapelato dall'interno del carcere dove il detenuto e l'avvocato hanno avuto circa tre ore di colloquio. Lo stesso legale, appena fuori, ha riferito di essere molto provato e di non voler rilasciare interviste. Per la prossima settimana, poi, è attesa la decisione del giudice sulla richiesta di scarcerazione di Filippo Pappalardi presentata dal suo difensore perchè dopo il ritrovamento dei corpi e i primi esami autoptici lo scenario accusatorio sarebbe decaduto. Intanto, nell'edificio sottoposto a sequestro sono continuati i rilievi della polizia scientifica, che sta ispezionando la cisterna e tutta la costruzione alla ricerca di elementi che possano aiutare a definire le circostanze che hanno portato i due fratellini a cadere lungo il cunicolo del pozzo.

Per gli investigatori forse un incidente, ma la Procura frena
Durante i primi esami compiuti sui cadaveri dei due fratellini, fonti investigative hanno fatto trapelare che la tesi dell'accusa potrebbe vacillare. Avanza sempre di più l'ipotesi che possa essersi trattato di un incidente. Dalla Procura, tuttavia, frenano. "Non sappiamo ancora - hanno fatto sapere - se la caduta sia stata accidentale o meno, oppure se questa sia derivata da un inseguimento o se i fratellini siano stati buttati nel pozzo''.

Il medico della difesa: "Una morte orribile"
"In quarant'anni di professione come medico legale non ho mai visto niente di simile. E' stata davvero una morte orribile specialmente per Tore che si è spento alcune ore dopo la morte del fratellino. Dalla scena si ricava che Tore cercò disperatamente una via di uscita indicata da un raggio di luce, ma resosi conto dell'impossibilità di salvarsi, raschiò freneticamente con le unghie una parete del cunicolo". Lo afferma il prof. Luigi Strada, dell'istituto di medicina legale dell'Università di Bari e consulente della difesa di Filippo Pappalardi.

Strada ne parla in un'intervista all'emittente pugliese Telenorba nella quale, rispondendo a domande del giornalista Vito Zita, descrive l'agghiacciante scena della cisterna nella quale hanno trovato la morte Ciccio e Tore. Strada è sicuro del fatto che Ciccio, il primo a cadere nel precipizio, non si rese assolutamente conto del rischio e cadde di piombo sul fondo. Tore, invece, nel tentativo di soccorrere il fratello è sceso cercando di utilizzare gli appigli esistenti nel condotto, riducendo gli effetti della caduta. Nella tragica scena del pozzo non sono stati trovati altri oggetti che un pennarello, che è stato trovato in una scarpa.

Ritratta uno dei testimoni
Benché la Procura ritenga ancora intatte le motivazioni che hanno portato all'arresto di Filippo Pappalardi, uno dei testimoni, pare che abbia già ritrattato: "Ho sempre detto alla polizia di non ricordare bene la data, a distanza di tre mesi non era semplice. Ma loro volevano una data certa". Pappalardi si trova in regime di detenzione carceraria dallo scorso 27 novembre, quando la procura di Bari gli notificò l'ordine di carcerazione accusandolo di aver "sequestrato, picchiato e ucciso e occultato i cadaveri dei suoi figli".

giuggyna
00sabato 1 marzo 2008 14:13
Gravina, ancora dubbi sul padre
Palloncino raffoza credibilità testi

Nella tasca dei pantaloni di Francesco Pappalardi, uno dei due fratellini trovati morti a Gravina, è stato trovato un palloncino rosa: secondo gli investigatori ciò conferma la testimonianza di tre ragazzini che dissero alla polizia di aver giocato, lanciandosi palloncini pieni d'acqua, assieme a Ciccio e Tore la sera della scomparsa. I due fratellini quindi, secondo il racconto, erano saliti sull'auto del padre.

Il ragazzino raccontò anche di aver subito dall'uomo un rimprovero per aver bagnato i figli contro i quali aveva lanciato palloncini pieni d'acqua. Il bambino, che diventò il supertestimone dell'inchiesta, spiegò anche che i suoi due amici, che nel frattempo si erano allontanati dalla piazza, non videro i due fratellini salire sull'autovettura del genitore.
gughi potter
00domenica 2 marzo 2008 13:10
Fratelli Gravina, no segni violenza
Emerge da esami approfonditi sui corpi

Non ci sono segni di violenza sui corpi di Ciccio e Tore, i due bambini morti a Gravina in Puglia. E' l'esito dei sofisticati esami compiuti dagli esperti medico-legali. L'equipe del prof. Franco Introna, perito nominato dalla procura, conferma due lesioni: alla gamba destra di Francesco e una "minimale" a un piede di Salvatore. Ciccio è morto per primo a morire forse per emorragia interna; Salvatore sarebbe morto nel sonno di stenti.

"Tutto questo - dichiara il professor Luigi Strada, perito della difesa di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini di Gravina in Puglia, in carcere con l'accusa di omicidio e di occultamento di cadavere dei figli - conferma la nostra ipotesi che i bambini all'interno del pozzo sono caduti accidentalmente con Tore che è caduto addosso a Ciccio. La risonanza magnetica ha confermato quanto emerso durante la Tac. Sui due corpi non ci sono lesioni precedenti alla caduta ma fratture da precipitazione"ha concluso il perito di parte.

Questi riscontri sono emersi da una serie di accertamenti approfonditi sui corpi basati sul confronto delle immagini della Tac e della risonanza magnetica nucleare. L'equipe diretta dal prof. Franco Introna, perito nominato dalla procura, ha eseguito nuove indagini per verificare la presenza di ulteriori indizi, quali i resti di grumi di sangue, che nel corso di una normale autopsia con bisturi - su corpi mummificati - rischierebbero di essere compromessi.

Tali accertamenti medico-legali rientrerebbero in una innovativa tecnica importata dagli Stati Uniti, denominata "virtual autopsy", che consente di risalire alle cause della morte di un individuo attraverso una ricostruzione tridimensionale del corpo. Per eseguire questa indagine sono necessarie sofisticate apparecchiature di Tac e Risonanza magnetica. Attraverso la combinazione delle immagini dei due mezzi diagnostici, si ottiene - con l'impiego di particolari software - una visione completa della situazione.
jelly.fruit
00domenica 2 marzo 2008 13:41
Benedetto XVI Parla di Gravina
Il Papa: "Un grido per i bambini"
Benedetto XVI parla di Gravina

All'Angelus domenicale, il Papa ha ricordato la tragica fine di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina, lanciando "un grido in favore dell'infanzia: prendiamoci cura dei piccoli! Bisogna amarli, aiutarli a crescere. Lo dico ai genitori, ma anche alle istituzioni. Affido ogni bambino al cuore di Cristo, che ha detto: 'Lasciate che i bambini vengano a me!'", ha concluso il Papa citando un passo del Vangelo di Luca.

"Nel corso della settimana - ha detto il Pontefice - la cronaca italiana ha appuntato la sua attenzione sulla triste fine di due bambini, noti come Ciccio e Tore. Una fine che ha profondamente colpito me come tante famiglie e persone. Vorrei cogliere l'occasione per lanciare un grido a favore dell'infanzia: prendiamoci cura dei piccoli! Bisogna amarli e aiutarli a crescere. Lo dico ai genitori, ma anche alle istituzioni".

"Nel lanciare questo appello - ha aggiunto Benedetto XVI - il mio pensiero va all'infanzia di ogni parte del mondo, particolarmente a quella più indifesa, sfruttata e abusata".
gughi potter
00domenica 2 marzo 2008 13:44
Mi sembra d'obbligo
giuggyna
00lunedì 3 marzo 2008 13:44
Gravina, slitta decisione sul padre
Gip deve esprimersi sulla scarcerazione

La decisione del Gip sulla scarcerazione di Filippo Pappalardi, padre dei fratellini di Gravina, potrebbe slittare a metà o addirittura alla fine della settimana. Il magistrato, infatti, riceverà solo tra qualche ora l'istanza motivata da parte del procuratore Emilio Marzano e del suo sostituto Antonino Lupo che conducono le indagini sulla morte di Ciccio e Tore.


Il legale del padre dei piccoli Francesco e Salvatore, l'avvocato Angela Aliani, giovedì aveva presentato l'istanza non all'ufficio Gip ma alla Procura. Il codice di procedura penale prevede poi che il giudice si pronunci dopo cinque giorni dal ricevimento della richiesta da parte del Gip.


Secondo quanto apprende l'agenzia Apcom da fonti vicine alla Procura, i due Pm sarebbero orientati a fornire parere negativo alla scarcerazione di Filippo Pappalardi, accusato di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere e in carcere dal 27 novembre.

Mercoledì l'autopsia sui due corpi
Sono previste per mercoledì prossimo le autopsie su Salvatore e Francesco. Lo si è appreso da fonti medico-legali. Anche attraverso l'esame autoptico, i medici legali accerteranno l'epoca della morte ed eventuali, nuove, lesioni presenti sui corpi. Intanto, i medici legali si stanno concentrando sullo studio degli esiti degli esami radiologici e radiografici compiuti nei giorni scorsi e sulla ricostruzione tridimensionale dei corpi di Ciccio e Tore.

Tore tentò la fuga da cisterna
Su una parte della cisterna in cui sono stati scoperti i corpi di Ciccio e Tore sono state trovate tracce di unghiate "evidenti e rimarcate, cioé sovrapposte una all'altra". Lo rivelano all'Ansa fonti vicine alle indagini. Per le fonti, queste tracce provano che uno dei due fratellini, quasi certamente Salvatore, ha tentato invano di guadagnare l'uscita dalla cisterna.

giuggyna
00martedì 4 marzo 2008 17:42
Pm: Pappalardi può uccidere ancora
"Resti dentro per non inquinare prove"

Filippo Pappalardi può inquinare le prove e reiterare il reato di omicidio: anche per questi motivi la procura di Bari ha dato al gip parere contrario all'istanza di scarcerazione presentata dalla difesa dell'indagato, in carcere dal 27 novembre 2007 con l'accusa di aver ucciso i due figli, Ciccio e Tore. Il procuratore Emilio Marzano e il sostituto Antonino Lupo hanno invece depennato l'ipotesi di una fuga in caso di uscita dal carcere.

I magistrati inquirenti non cambiano la loro linea d'accusa nei confronti di Pappalardi: "Nell'ambito di questo non rimosso quadro accusatorio, è doveroso ribadire e richiamare le considerazioni svolte dalle ordinanze giudiziali (il provvedimento di arresto del gip e l'ordinanza del Riesame che l'ha successivamente confermato, ndr) in tema di permanenza delle esigenze cautelari, strettamente collegate alla gravità delle imputazioni ed ai comportamenti concreti dell'indagato" ritenuti pericolosi.

Già al momento dell'arresto l'accusa di duplice omicidio pluriaggravato a carico del papà di Ciccio e Tore era basata "su un corposo corredo probatorio ed indiziario, nonostante a quel tempo non fossero stati ancora rinvenuti i corpi dei due poveri bambini 'scomparsi'". Lo scrivono nel parere contrario espresso al gip sull'istanza di scarcerazione dell'indagato,il procuratore Emilio Marzano e il sostituto Antonino Lupo.

Secondo gli inquirenti, le accuse della procura, poi fatte proprie dal gip e dal tribunale del Riesame, continuano a non essere scalfite dal ritrovamento dei cadaveri. Secondo i pm l'assenza dei corpi dei due fratellini, secondo la difesa del Pappalardi, prima veniva utilizzata come tesi per rendere nullo l'impianto accusatori (l'assenza appunto del corpo del reato). Ora invece "paradossalmente - scrivono i magistrati - vengono interpretati dall'istante (il difensore di Pappalardi, ndr) in senso del tutto opposto".

L'avvocato chiede i filmati alla Procura
Intanto l'avvocato del padre dei fratellini ha presentato un'istanza per ottenere dalla Procura il filmato registrato la sera del 5 giugno 2006 dalle telecamere esterne della filiale di Banca Meridiana di via Canale D'Alonso. Il legale ritiene infatti probabile che le telecamere abbiano ripreso Pappalardi la sera della scomparsa dei figli, mentre faceva la spola in auto tra la sua abitazione e i luoghi nei quali sostiene di aver cercato i figli.

giuggyna
00mercoledì 5 marzo 2008 18:58
Gravina, "nuove fratture sui corpi"
Medico Procura:"Caduta fu accidentale"

Secondo il medico legale della Procura di Bari ci sono altre fratture sui corpi di Francesco e Salvatore Pappalardi. Lo ha detto al termine dell'autopsia. Tutte le fratture sono compatibili con la caduta - ritenuta accidentale dagli esami medici - nella cisterna. L'autopsia ha accertato che Ciccio è morto otto ore dopo la caduta. Tore, invece, sarebbe morto al massimo 36-48 ore dopo per fame, gelo, emorragia e per le lesioni riportate.

Nello stomaco di Ciccio - si è saputo - è stato trovato materiale che potrebbe essere cibo. Feci solide sono state invece trovate nel suo intestino. Su Ciccio è stata inoltre trovata una nuova frattura ad un'altra vertebra, oltre a quelle importanti e numerose della gamba e del bacino. Nello stomaco e nell'intestino di Salvatore non sono stati trovati residui di cibo.

Esame autoptico esclude la violenza
L'autopsia ha escluso che i due fratellini abbiano subito violenza prima di precipitare nella grande cisterna della masseria disabitata in cui sono stati trovati i loro corpi il 25 febbraio scorso. Lo si è appreso da fonti della Procura. L'esame non avrebbe infatti rilevato "alcun segno di violenza sui cadaveri ma solo lesioni fratturative compatibili con una precipitazione", viene spiegato nella fredda terminologia medica.

"Caduta fu accidentale"
Ciccio e Tore, poi, quasi certamente sono precipitati accidentalmente. Lo riferiscono fonti investigative dopo aver esaminato e incrociato i risultati dell'autopsia con quelli della Tac e della risonanza magnetica. Il dato della caduta accidentale, quindi, si basa solo sui risultati degli accertamenti medico-legali.

giuggyna
00giovedì 6 marzo 2008 13:44
Gravina,oggi Pappalardi dal Gip
Audizione per decidere su scarcerazione

E' previsto stamane l'interrogatorio di Filippo Pappalardi davanti al gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi, lo stesso giudice che nei prossimi giorni dovrà decidere sulla richiesta di scarcerazione avanzata dal difensore dell'indagato. E' stato lo stesso Pappalardi, secondo quanto si è appreso dal suo legale, a chiedere al gip di essere ascoltato. L'interrogatorio è previsto nella tarda mattinata nel carcere del capoluogo pugliese.

Dall'autopsia eseguita mercoledì sui corpi dei due fratellini dai medici legali incaricati dalla procura e da quello della difesa, è stata esclusa la presenza di segni di violenza sui due corpi ed è stato confermato che tutte le fratture sono compatibili con la precipitazione. Fonti vicine all'indagine continuano a ripetere che Ciccio e Tore quasi certamente sono precipitati accidentalmente nella cisterna della vecchia masseria in cui sono stati trovati il 25 febbraio scorso. Un dato, quello della caduta accidentale, che viene riferito incrociando i risultati dell'autopsia con quelli di Tac e Risonanza magnetica. Quindi, si basa solo sui risultati degli accertamenti medico-legali.
jelly.fruit
00giovedì 6 marzo 2008 19:56
Gravina, padre in lacrime dal gip
Si decide su scarcerazione Pappalardi

E' scoppiato a piangere Filippo Pappalardi durante l'interrogatorio davanti al gip del tribunale di Bari, Giulia Romanazzi, che deciderà il 10 marzo sulla scarcerazione. L'incontro è durato tre ore. Pappalardi ha risposto a tutte le domande, specificando cosa ha fatto la sera della scomparsa dei figli. "Non è mai stato alle Quattro Fontane, lo ha detto espressamente. Anzi ha aggiunto: magari li avessi trovati", ha detto l'avvocato Angela Aliani.

Pappalardi ha risposto in maniera esauriente anche ai quesiti del pm Antonino Lupo, prima di essere riportato in carcere a Velletri. All'indagato, che ha ribadito con forza la propria innocenza e ha continuato a pensare alla terribile fine di Ciccio e Tore, sarebbero state contestate alcune dichiarazioni fornite nei mesi scorsi. Queste sarebbero ritenute in qualche modo divergenti rispetto a quelle rilasciate in quest'ultima occasione. E' stato lo stesso Pappalardi, secondo quanto si è appreso dal suo legale, a chiedere al gip di essere ascoltato.

''Filippo Pappalardi è addolorato, affranto e molto provato. E' anche invecchiato'', ha detto il difensore del papà di Ciccio e Tore, Angela Aliani, al termine dell'interrogatorio del suo assistito davanti al gip. Dall'interrogatorio - ha detto il difensore - ''non è emerso nulla di nuovo se non il fatto che Pappalardi ha spiegato i fatti al giudice che deve decidere sulla sua richiesta di revoca della misura'' detentiva. ''Spesso - ha confermato il legale - durante l'interrogatorio ha pianto''. ''Non c'è stata tensione - ha sottolineato - ma quando non ce la faceva più, l'emozione ha preso il sopravvento''.

Il gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi depositerà il 10 marzo prossimo la propria decisione sull'istanza di scarcerazione. Lo confermano fonti dell'ufficio del giudice per le indagini preliminari. Intanto, dall'autopsia eseguita mercoledì sui corpi dei due fratellini dai medici legali incaricati dalla procura e da quello della difesa, è stata esclusa la presenza di segni di violenza sui due corpi ed è stato confermato che tutte le fratture sono compatibili con la precipitazione.

Fonti vicine all'indagine continuano a ripetere che Ciccio e Tore quasi certamente sono precipitati accidentalmente nella cisterna della vecchia masseria in cui sono stati trovati il 25 febbraio scorso. Un dato, quello della caduta accidentale, che viene riferito incrociando i risultati dell'autopsia con quelli di Tac e Risonanza magnetica.
gughi potter
00giovedì 6 marzo 2008 20:05
A pelle sento che non è colpevole, anche se c'è qualcosa sotto indubbiamente.
giuggyna
00martedì 11 marzo 2008 12:28
Gravina, scarcerato Pappalardi
Gip di Bari dispone domiciliari

Filippo Pappalardi, il padre di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina, potrà tornare libero ma dovrà restare agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Gip di Bari, Giulia Romanazzi, la quale ha mutato i capi d'accusa per Pappalardi: venute meno le contestazioni di sequestro di persona e occultamento di cadavere mosse dalla procura con l'arresto dell'uomo, nel novembre 2007. Ora si procede per reato di abbandono seguito da morte.

"Ravvisata la fattispecie delittuosa dell'abbandono di persone minori e incapaci seguiti dall'evento morte così riqualificata l'imputazione di duplice omicidio doloso aggravata, ritenuta la caducazione delle ipotesi delittuosa di sequestro di persona e occultamento di cadaveri revoca la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Pappalardi Filippo e ne ordina la immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa. Dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti dello stesso Pappalardi presso il domicilio con sede in Gravina ordinando allo stesso di non allontanarsene senza l'autorizzazione del giudice con espresso divieto di colloqui fonici e visivi".

E' nella sostanza il testo letto dal presidente della sezione gip presso il Tribunale di Bari Giovanni Leonardi dopo la decisione del giudice Giulia Romanazzi che ha disposto la scarcerazione di Filippo Pappalardi ordinandone nel contempo il suo trarsferimento ai domiciliari.

Cosa prevede la nuova accusa
L'art.591 del codice penale si occupa "dell'abbandono di persone minori o incapaci" e riguarda "chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere la cura".

Al comma 3 dello stesso articolo, il codice penale prevede la pena della reclusione da uno a sei anni "se dal fatto deriva una lesione personale", e da tre a otto anni "se ne deriva la morte". "Le pene sono aumentate - si conclude - se il fatto è commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o dall'adottato".
giuggyna
00mercoledì 12 marzo 2008 18:14
Gravina, Procura:"Gip non ci ferma"
"Siamo noi titolari dell'azione penale"

"Le valutazioni del gip e la qualificazione da lui attribuita ai fatti non è vincolante di per sè, e, nella fase delle indagini preliminari, per l'ufficio del pubblico ministero, che è l'unico titolare dell'esercizio dell'azione penale". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, riferendosi alla modifica delle accuse che il gip ha contestato a Filippo Pappalardi ordinandone la scarcerazione e i domiciliari.


Marzano non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni nel merito del provvedimento del Gip Romanazzi. Adesso la Procura ha dieci giorni di tempo per valutare e, nel caso, presentare ricorso in appello contro la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari.

L'avvocato di Pappalardi: "Presto un'altra verità"
Gli esami medico-legali in corso sui corpi di Ciccio e Tore Pappalardi potrebbero dimostrare che alle 21.30 del giorno della loro scomparsa, il 5 giugno 2006, i due fratellini erano già caduti nel pozzo. Lo ritiene il difensore di Filippo Pappalardi, avv.Angela Aliani, che ha parlato con i giornalisti nei pressi dell'abitazione di Pappalardi. Aliani ha parlato di questo argomento, rispondendo alla domanda di un giornalista. Alla richiesta se gli accertamenti potranno dimostrare che alle 21.30 Ciccio e Tore erano già nel pozzo, Aliani ha risposto: "Penso proprio di si".
giuggyna
00martedì 1 aprile 2008 19:33
Gravina, spunta una supertestimone
Anticipazione del quotidiano CronacaQui

Nel giallo di Gravina spunta una supertestimone. Una donna di 68 anni originaria del piccolo paese pugliese ma residente da anni nel milanese: è l’ultima persona adulta ad aver visto i due fratellini prima della loro scomparsa e, per questo, nei giorni scorsi è stata ascoltata più volte dagli inquirenti nel tentativo di ricostruire le ultime ore di vita dei due bambini ritrovati morti in un pozzo il 25 febbraio di quest’anno. L’intervista completa sarà pubblicata con tutti i dettagli domani sul quotidiano milanese CronacaQui.

Quel maledetto 6 giugno di due anni fa la pensionata si trovava a Gravina per partecipare alle nozze di una parente. “Ricordo di aver visto Ciccio e Tore – racconta la signora -, verso le 10 di mattina. Avendo fatto la bidella per anni mi sembrava strano che due ragazzini di quell’età non fossero in classe. Così mi è venuto spontaneo domandar loro il perché. Non avendo avuto risposta, li ho rimproverati in modo bonario per aver marinato la scuola”. Agli inquirenti ha raccontato tutto: le espressioni dei due fratellini, i loro sguardi, il loro stato d’animo, i particolari dei vestiti. “Per un po’ di tempo – continua la donna - sono stati seduti sulle scale accanto al portone di casa mia. Il più grande, Salvatore, aveva in mano un sacchetto di brioche e ne ha offerta una al fratellino nel tentativo di rallegrarlo visto che sembrava triste. Ancora una volta gli ho chiesto il motivo di quella faccia buia, e ancora una volta non mi hanno risposto. Così sono rientrata in casa e ho smesso di pensarci fino al giorno dopo, quando la notizia della loro scomparsa era su tutti i notiziari”. I due fratellini, in verità, erano già morti in quel pozzo maledetto.


giuggyna
00giovedì 3 aprile 2008 20:24
Gravina,"Ciccio morto a mezzanotte"
Gravina, per Tore 24 ore di agonia

Ciccio e Tore sarebbero caduti dentro la cisterna della masseria dalle 100 stanze tra le 19.30 e le 20.30 del giorno in cui scomparvero, il 5 giugno del 2006. E' quanto emerso dalla perizia dei medici legali dopo l'esame autoptico sui corpi dei due fratellini. Per stabilire la data della caduta si è partiti dall'esame del cibo nell'intestino. Francesco è stato il primo a morire attorno alla mezzanotte. Per Salvatore un'agonia durata circa 24 ore.

I medici legali sono partiti dall'orario della morte di Ciccio, caduto per primo all'interno del pozzo. "Sulla scorta di elementi convergenti ma soprattutto sul rilievo di dna di suino a livello della flessura destra del colon - si legge nella relazione - appare possibile affermare che il decesso di Francesco Pappalardi si verificò circa 6 ore dopo l'assunzione del pasto delle ore 17.30, e quindi intorno alle 23.30 del 5 giugno 2006".

"Orbene - scrivono ancora i medici legali - stabilita l'epoca di morte di Francesco Pappalardi nell'interno della cisterna è possibile risalire al momento della precipitazione che appare strettamente correlato con l'epoca di morte desunta al transito intestinale, nonché con i tempi di sopravvivenza nella cisterna, secondo la seguente equazione: ora della precipitazione uguale epoca di morte meno tempo di sopravvivenza". Secondo questo calcolo scientifico i due medici legali hanno definito che i tempi di sopravvivenza di Francesco "oscillarono fra le 3 e le 4 ore al massimo".

Pertanto "è possibile formulare un'ipotesi che non considera alcun rallentamento del transito intestinale indotto dal trauma". Per questo motivo, "sommando sei ore (il tempo necessario di cibo digerito alle 17.30 per raggiungere la flessura destra del colon) alle ore 17.30 (momento dell'assunzione) si ottiene l'orario delle 23.30 che corrisponde alla morte di Francesco, sottraendo quindi 3-4 ore (tempo intercorrente tra la precipitazione e la morte) si ottiene che la precipitazione si verificò fra le 19.30 e le 20.30 del giorno della scomparsa".

Salvatore morto dopo una lunga agonia
Sarebbe morto "non prima di 24 ore dalla precipitazione" Salvatore, il più piccolo dei fratellini Pappalardi.

Ascoltati gli amici di Ciccio e Tore
In Questura a Bari sono stati ascoltati alcuni amichetti di Ciccio e Tore. L'interrogatorio, secondo quanto si è appreso, sarebbe stato condotto dal capo della squadra mobile, Luigi Liguori. Nei giorni scorsi, i ragazzini sono stati ascoltati anche dal pm inquirente, Antonino Lupo, che intende sapere da loro se Ciccio e Tore fossero soliti giocare nella vecchia casa. Alcuni di loro dissero di non essere mai andati a giocare lì, un altro invece ammise di aver frequentato quel luogo. Quest'ultimo, Francesco, è l'adolescente che il 25 febbraio diede l'allarme dopo che il suo amico, Michelino, era finito nella cisterna in cui furono trovati, subito dopo, i corpi mummificati di Ciccio e Tore.
giuggyna
00venerdì 4 aprile 2008 22:29
Gravina, scarcerato Pappalardi
Libero papà di Ciccio e Tore

E' stato scarcerato per disposizione del gip Giulia Romanazzi, Filippo Pappalardi, il papà di Salvatore e Francesco, i fratellini di Gravina in Puglia trovati morti in una cisterna di una casa abbandonata il 25 febbraio scorso. Il magistrato ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Antonino Lupo, il quale aveva chiesto la revoca della misura cautelare a carico dell'uomo che si trovava agli arresti domiciliari dall'11 marzo.


Pappalardi, arrestato il 27 novembre, era stato in carcere per tre mesi e mezzo circa. Il giudice, col provvedimento di marzo, aveva riqualificato in abbandono di persone minori o incapaci seguito dall'evento morte (articolo 591 comma 3 codice penale), la originaria imputazione di duplice omicidio doloso aggravato e aveva ritenuto cadute le ipotesi di sequestro di persona ed occultamento di cadaveri. L'istanza di scarcerazione della Procura è datata 3 aprile.



Le motivazioni del gip
Scarcerando il padre dei fratellini di Gravina, a proposito degli accertamenti della polizia di Stato, il gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi ha considerato che "i rilievi tecnici, di natura biologica, sui reperti rinvenuti sul luogo del ritrovamento delle salme, non hanno consentito di acclarare la presenza dell'indagato sul luogo dove i fanciulli hanno trovato la morte".

Il gip ha considerato "che si sia verificata la cessazione delle esigenze cautelari correlate al pericolo di contaminazione probatoria e, quanto alle esigenze di tutela della collettività, che non vi sono ragioni per non condividere il giudizio espresso di completa cessazione delle stesse, anche in considerazione della scrupolosa osservanza fino ad oggi della misura in atto da parte dell'indagato, evenienza sintomatica di ravvedimento da parte del Pappalardi".

In merito alle conclusioni raggiunte dai consulenti medico-legali del pm, il gip ha rilevato che sui corpi di Cicco e Tore sono state riscontrate solo le lesioni prodotte dalla caduta e che i bambini erano vivi quando sono precipitati nel pozzo. Circa i tempi della tragedia, secondo le motivazioni della scarcarazione di Filippo Pappalardi, la consulenza medico-legale ha concluso che Francesco Pappalardi potrebbe essere caduto fra le 19.30 e le 23.30, ma che non è possibile stabilire con certezza l'ora esatta della morte.

"Pappalardi è sconvolto"
"Continua a ripetere 'i miei figli, i miei figli'. Non voglio cadere nel patetico, ma è quello che continua a ripetere. L'ho visto ancora sconvolto". L'avvocato Angela Aliani, difensore di Filippo Pappalardi, ha descritto così il suo assistito dopo la scarcerazione, aggiungendo che il padre dei due fratellini di Gravina continua ad esprimere il desiderio di rivedere per l'ultima volta i suoi figli. "L'ho visto invecchiato - ha detto invece il datore di lavoro di Filippo Pappalardi - e piange continuamente".
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:05.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com