Sinodo, appello dei vescovi ai credenti
L'azione dei credenti impegnati nella vita politica e sociale deve essere ispirata "alla ricerca del vero bene di tutti e nel rispetto della dignità di ogni persona". Lo prevede una delle proposizioni presentate al Papa in chiusura del Sinodo dei vescovi. La Parola di Dio invita i credenti "a impegnarsi per quanti soffrono e sono vittime di ingiustizie". La Chiesa pronta a riconoscere alle donne il ruolo di "lettrici" delle Sacre Scritture.
La Chiesa cattolica è pronta a riconoscere un ruolo più attivo delle donne nella lettura della Bibbia: il sacerdozio femminile resta sempre precluso, ma la proposta di un ministero per le "lettrici" appare una delle più innovative emerse dal dodicesimo sinodo dei vescovi che si è chiuso oggi in Vaticano, dopo tre settimane di dibattito sul tema della Parola di Dio.
Il Sinodo intende inoltre proseguire il dialogo con l'Islam, sottolineando "l'importanza del rispetto della vita, dei diritti dell'uomo e della donna". Ai musulmani, la Chiesa guarda "con stima", insistendo però anche "sulla distinzione tra l'ordine socio-politico e l'ordine religioso nella promozione della giustizia e della pace nel mondo". A loro è infine rivolto un richiamo alla "reciprocità e alla libertà di coscienza e religione".
Per i vescovi "il dialogo tra cristiani ed ebrei appartiene alla natura della Chiesa" e bisogna promuovere "incontri e dialoghi tra ebrei e cristiani". Le due religioni condividono le Scritture del popolo ebraico - è stato osservato dai religiosi - e "la comprensione ebraica della Bibbia può aiutare l'intelligenza e lo studio delle scritture da parte dei cristiani".