Che sia la cena del 24 o il pranzo del 25 in tutto il mondo a Natale la tavola e i piatti tipici riuniscono le famiglie e garantiscono il pieno di calorie.
Si parte con il cenone della vigilia che è, in molti Paesi, all'insegna del magro. In Polonia e nella Repubblica Ceca la cena natalizia tradizionale è composta da minestra di funghi, aringa o carpa, uova e molti tipi di verdure. Così anche in Ungheria, dove la cena della vigilia consiste in vari tipi di pesce bollito o arrosto, verdure (in particolare il cavolo cappuccio marinato, che ricorda molto i crauti) e uno speciale pane chiamato 'beigli' fatto con semi di papavero. In Portogallo, invece, la base del cenone di Natale è il merluzzo con patate bollite e cavolfiore.
Negli Stati Uniti come in Gran Bretagna, Grecia, Australia e Sud Africa, invece, a Natale troviamo l'immancabile tacchino ripieno. Si tratta di una variante del tradizionale ripieno con castagne in uso nella Bassa Padana che comprende una varietà di frutta secca, carne di maiale, prosciutto, salsiccia, mortadella, pancetta; per legare l'impasto si aggiungono poi uova, pangrattato e parmigiano. Anche in Germania si mangiano tacchino o anatra, ma generalmente arrosto.
Per quanto riguarda i dolci ricordiamo il tipico Christmas Pudding (un budino particolarmente ricco con frutta secca e canditi) o le mince pie inglesi (tortine ripiene di frutta secca e spezie aromatizzate al liquore), i Lebkuchen e le Zimsterne (dolcetti alle spezie), le mele al forno con marzapane tedesche, il ris a l'amande danese (dove al riso bollito vengono aggiunti panna montata, mandorle tritate e vaniglia), lo stollen svedese (un pane ovale farcito con uvetta, pasta di mandorle e ribes), il turròn in Spagna, il dolce di castagne e panna ungherese, il tronchetto al cioccolato francese, la torta di zucca negli Stati Uniti.
Scorrono poi fiumi di spumante italiano o di champagne per il brindisi di mezzanotte; difficile immaginare, inoltre, che qualcuno rinunci al digestivo o ai liquori fatti in casa. In Svezia e Finlandia il Natale non sarebbe Natale senza il Glogg, bevanda composta da vino rosso, brandy, mandorle, uvetta, cannella e chiodi di garofano, il tutto bollito e servito con una spruzzata di vodka. In Austria, Svizzera e Germania si beve il Gluhwein, variante nordica del vin brulé, comune nei rifugi di montagna per proteggersi dal freddo. Anche la birra è una delle bevande più diffuse a Natale; in genere si tratta di birre scure, aromatiche, dolci e molto forti prodotte apposta per le feste.
Sono solo alcune delle prelibatezze internazionali che rimandano comunque a ingredienti inevitabilmente ricchi e molto calorici. Mangiate quindi tranquilli panettoni e pandori, siete in buona compagnia!