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Dibattito #12: Ansia e inquietudine interiore

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2008 22:01
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23/11/2008 21:27
 
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Che tipi di persone siete? Ansiosi, inquieti, sempre preoccupati per qualcosa o cercate quasi sempre di mantenere il vostro "self control"?
Cosa scatena in voi stati d'animo del genere?
Rapportando questa condizione alla società, da cosa pensate che essa sia generata? Si tratta di un "problema" per lo più di cause soggettive ed individuali oppure sociali?


If you can, forget about anything and just runaway..
24/11/2008 10:14
 
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Beh, direi proprio che dipende soltanto dal tipo di ansia cui si fa riferimento. Riflettendo su questa nostra nuova discussione, mi sono venute in mente un paio di cose e ho pensato che in fondo gli stati d'ansia possono essere catalogati come "strettamente individuali, parzialmente generati da cause sociali, quasi del tutto generati da cause sociali".

Partendo dall'inizio, mi reputo una persona un pò "strana" da questo punto di vista. Strana nella misura in cui credo di essere molto apprensiva nei riguardi di persone e situazioni che mi stanno a cuore ma al contempo capace di mantenere la calma in momenti di panico o emergenza in cui da me ci si aspetterebbe tutto il contario.
L'episodio chiave che mi ha fatto maturare questa consapevolezza mi rimanda a quando mio nonno stava male: quando peggiorava o accadeva qualcosa di negativo che interrompesse la "normalità" del suo star male, mia madre e mio fratello erano in preda al panico. Mia madre in lacrime, non sapeva che fare, le veniva da vomitare. Mio fratello che provava a gestire la situazione con scarsi risultati. Io e mio padre (che siamo tremendamente simili), non so come, riuscivamo a mantenere la calma, a non agitarci per non rendere la situazione ancora più difficile.
Ecco, questo è l'esempio che mi fa capire come io sia più o meno in realtà.. anche se dietro questo aspetto forte di me, come dicevo, si cela ansia, apprensione e molto altro.
Non sono una psicologa e non so da cosa possano derivare stati d'animo del genere: sicuramente però le cause variano di caso in caso. Spesso a influire è la famiglia: mia madre ad esempio è ansiosa fino all'estremo (fino a portarci all'esasperazione direi [SM=x945985] ) e lo è perchè sua mamma è così. Io invece mi preoccupo ma riesco a mantenere la calma. Sono un pò un mix ed è per questo che non riesco a farmi un'idea precisa del perchè, crescendo, si diventi in un modo piuttosto che in un altro. E credo, a tal punto, che per questo non esistano regole precise.

Se si parla di altri tipi d'ansia allora il discorso è diverso. Mi rendo conto che, ahimè, a volte (non sempre, prima lo ero di più) entro in ansia per il giudizio degli altri. Aspetto di capire se quel che ho fatto va bene o male e ciò a volte mi condiziona. In ogni caso non in misura eccessiva.. soltanto in minima parte. Ciò dipende senz'altro da quella soglia minima d'insicurezza che ho e che credo abbia ciascuno di noi.

Infine nutro ansia per il futuro, per ciò che sarà, per ciò che non conosco.. ciò è senz'altro frutto di un'ansia comune a quasi tutta la mia (la nostra) generazione. Sentirci impotenti dinanzi a quanto accade nel mondo, sopra le nostre teste, a causa di 10-20 ricche persone che in fondo, parliamoci chiaro, decretano le attuali sorti del nostro paese e/o del mondo intero, fa ormai parte di noi, purtroppo. La causa che credo stia alla base d ciò è la sfiducia, che genera la sensazione d'impotenza, che genera a sua volta ansia, inquietudine e preoccupazione per quello che sarà.
Ma la speranza che tutto andrà bene cerco di non farla morire mai..

In generale, per concludere, sono ansiosa e tendo a preoccuparmi facilmente ma combatto la mia ansia non standomene con le mani in mano bensì cercando di fare qualcosa di concreto affinchè essa si assopisca anche solo temporanemante (e credo che questo sia importante).


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24/11/2008 13:29
 
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Re:
Chicca Potter, 24/11/2008 10.14:

Beh, direi proprio che dipende soltanto dal tipo di ansia cui si fa riferimento. Riflettendo su questa nostra nuova discussione, mi sono venute in mente un paio di cose e ho pensato che in fondo gli stati d'ansia possono essere catalogati come "strettamente individuali, parzialmente generati da cause sociali, quasi del tutto generati da cause sociali".

Partendo dall'inizio, mi reputo una persona un pò "strana" da questo punto di vista. Strana nella misura in cui credo di essere molto apprensiva nei riguardi di persone e situazioni che mi stanno a cuore ma al contempo capace di mantenere la calma in momenti di panico o emergenza in cui da me ci si aspetterebbe tutto il contario.
L'episodio chiave che mi ha fatto maturare questa consapevolezza mi rimanda a quando mio nonno stava male: quando peggiorava o accadeva qualcosa di negativo che interrompesse la "normalità" del suo star male, mia madre e mio fratello erano in preda al panico. Mia madre in lacrime, non sapeva che fare, le veniva da vomitare. Mio fratello che provava a gestire la situazione con scarsi risultati. Io e mio padre (che siamo tremendamente simili), non so come, riuscivamo a mantenere la calma, a non agitarci per non rendere la situazione ancora più difficile.
Ecco, questo è l'esempio che mi fa capire come io sia più o meno in realtà.. anche se dietro questo aspetto forte di me, come dicevo, si cela ansia, apprensione e molto altro.
Non sono una psicologa e non so da cosa possano derivare stati d'animo del genere: sicuramente però le cause variano di caso in caso. Spesso a influire è la famiglia: mia madre ad esempio è ansiosa fino all'estremo (fino a portarci all'esasperazione direi [SM=x945985] ) e lo è perchè sua mamma è così. Io invece mi preoccupo ma riesco a mantenere la calma. Sono un pò un mix ed è per questo che non riesco a farmi un'idea precisa del perchè, crescendo, si diventi in un modo piuttosto che in un altro. E credo, a tal punto, che per questo non esistano regole precise.

Se si parla di altri tipi d'ansia allora il discorso è diverso. Mi rendo conto che, ahimè, a volte (non sempre, prima lo ero di più) entro in ansia per il giudizio degli altri. Aspetto di capire se quel che ho fatto va bene o male e ciò a volte mi condiziona. In ogni caso non in misura eccessiva.. soltanto in minima parte. Ciò dipende senz'altro da quella soglia minima d'insicurezza che ho e che credo abbia ciascuno di noi.

Infine nutro ansia per il futuro, per ciò che sarà, per ciò che non conosco.. ciò è senz'altro frutto di un'ansia comune a quasi tutta la mia (la nostra) generazione. Sentirci impotenti dinanzi a quanto accade nel mondo, sopra le nostre teste, a causa di 10-20 ricche persone che in fondo, parliamoci chiaro, decretano le attuali sorti del nostro paese e/o del mondo intero, fa ormai parte di noi, purtroppo. La causa che credo stia alla base d ciò è la sfiducia, che genera la sensazione d'impotenza, che genera a sua volta ansia, inquietudine e preoccupazione per quello che sarà.
Ma la speranza che tutto andrà bene cerco di non farla morire mai..

In generale, per concludere, sono ansiosa e tendo a preoccuparmi facilmente ma combatto la mia ansia non standomene con le mani in mano bensì cercando di fare qualcosa di concreto affinchè essa si assopisca anche solo temporanemante (e credo che questo sia importante).




In linea di massima mi ero fatto un'idea piuttosto simile su di te :)
Appena ho un attimo vi dico cosa ne penso di me stesso.
24/11/2008 14:02
 
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Re: Re:
gughi potter, 24/11/2008 13.29:




In linea di massima mi ero fatto un'idea piuttosto simile su di te :)
Appena ho un attimo vi dico cosa ne penso di me stesso.



Eheh, si nota tanto alloraXD
Ben venga comunque, vuol dire che mi conosci davvero [SM=x1355151] [SM=x945995]


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24/11/2008 22:20
 
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Seguendo i tuoi casi direi che io sono molto diversa [SM=x945976] un pò più come tua madre e tuo fratello [SM=x945974] per riprendere una situazione apprensiva come hai raccontato tu, quando mia nonna si sentì male, mentre mia mamma, mio fratello e mio padre(forse meno di tutti) si adoperavano per fare qualcosa, e io l'unica cosa che dovevo fare era chiamare il 118..beh non ci sono riuscita molto bene e ho fatto molta confusione, ero agitatissima, in preda al panico, già con l'idea che mia nonna ormai se ne fosse andata, non son riuscita nemmeno a rimanere nella stessa stanza...
In altre occasioni come quella di perdermi in un bosco da sola, sono stata presa dal panico, ma forse è stato un bene, tanto da gridare aiuto così forte e talmente tante volte che per fortuna un buon'uomo mi ha sentita e mi ha urlato(da molto lontano)di seguire la sua voce (poteva esser pure un malintenzionato ma ero così felice che qualcunomi avesse sentita [SM=x945985] ) arrivata da lui sono crollata in preda alle lacrime (dalla contentezza s'intende).
Diciamo che se sono io che devo dar forza a qualcuno in situazioni difficile quando so che la persona come è più ansiosa, riesoc a gestirmi abbastanza bene, e a mantenere la calma per non farla perdere a chi mi sta accanto.
Altrimenti sono ansiosissima, soprattutto con le persone a me care, ad esempio la mia amica che si sporge da un'altezza non indifferente..mi mette un'ansia ^^



29/11/2008 20:59
 
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Sono un tipo abbastanza ansioso e inquieto. Fin da piccolissima.
Già alle elementari ad esempio soffrivo d'insonnia per l'ansia che mi prendeva di non riuscire a dormire abbastanza per poi essere in forma il giorno dopo.
Ci sono situazioni in cui mi prende di più, altre in cui non mi tocca proprio. L'inquietudine, in ogni caso, fa parte del mio carattere. Nell'ultimo anno, lavorando, le cose sono un pò migliorate, ma di queste cose non si "guarisce" mai del tutto.
17/12/2008 14:26
 
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Bhe.. Mi sento molto ansioso, ma in genere lo nascondo, non so neanche perchè. Io tendo a tenermi dentro tutto, o quasi, o cmq comunico solo attraverso via indirette quello che provo (msn, sms ecc..) Per il resto sono un ragazzo un po' stranetto mi sa.. Dico mi sa, perchè la concezione che ho di me stesso non è sempre quella: sono velletario. Cmq, tornando all'ambito "ansioso". In genere per combattare l'ansia cerco di distrarmi, o cmq di obbligarmi a pensare ad altro. Quindi diciamo che arrivo ad avere un autocontrollo per quanto riguardo il mio relazionarmi con gli altri, riesco cioè a mascherare ciò che veramente sento ai più (è questo autocontrollo?). Chi mi conosce bene, e sono pochi, capisce quando qualcosa nn va. Questo perchè tendo ad avere comportamenti per me inusuali, che però (ripeto) non fanno trasparire ai più la mia ansia. L'inquietudine scatta principalmente quando sono solo, e rimugino anche involontariamente su qualcosa. Oppure sono ansioso anche per gli altri: tipo, un mio amico attraversa la strada, e vedo una macchina che sta arrivando ma che cmq gli permetterebbe di passare. Ecco, io mi metto davanti a lui, o cmq gli dico di fermarsi. Questo mi porta a sembrare stupido, anche se forse è una visione solo interiore che ho io di questo mio comportamento. Sono in ansia quando qualcuno è in ritardo.. Mi viene da pensare, ovviamente penso, che a questa persona non frega niente di me. Forse tendo ad ingigantire tutto, sì... Quando qualcosa non mi viene al primo colpo, mi preoccupo ma non mi do per vinto: riprovo. Sono ansioso per i compiti in classe, anche se nell'ultimo periodo di meno.. Potrei fare un elenco infinito di cose che mi mettono ansia, ma finiamola qua

Don't panic
17/12/2008 21:00
 
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Anche dalle immagini dell'avatar o della firma si intuisce che sei una persona ansiosa o agitata interiormente..secondo me ^^



17/12/2008 22:01
 
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E' normale che la concezione che noi abbiamo di noi stessi è differente da quella che gli altri hanno su di noi; per farti un esempio, tutti mi dicono che tra il Carlo del blog e il Carlo della vita reale c'è una differenza abissale.
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