Scuola, Napolitano vede studenti, chiede "discussione"
MILANO (Reuters) - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver incontrato oggi a Milano delegazioni di rettori e di studenti per ascoltare le ragioni della protesta nella scuola e negli atenei italiani, ha chiesto al governo di "aprire una discussione"
Nel capoluogo lombardo per l'inaugurazione del nuovo anno accademico dell'Università Bocconi, Napolitano ha prima incontrato quattro studenti dell'ateneo privato che gli hanno consegnato una lettera. Poi, alla Statale, ha visto i rettori degli atenei della regione e gli studenti dell'università pubblica, anch'essi "armati" di documenti per il capo dello Stato.
"I rappresentanti degli studenti che ho incontrato mi hanno dato un'impressione molto confortante, di disponibilità al confronto", ha detto Napolitano secondo quanto riportato da diversi media.
"Naturalmente so bene che quello che viene descritto come movimento degli studenti è qualcosa di più ampio e anche piuttosto tumultuoso, nel quale è abbastanza facile introdurre elementi devianti", ha detto il presidente, aggiungendo che gli scontri di due giorni fa tra giovani di estrema destra ed estrema sinistra nei pressi del Senato "sono il segnale dei rischi che si corrono".
Ma pur annunciando che risponderà agli studenti nei prossimi giorni, intanto Napolitano ha mandato un segnale anche alla ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, chiedendo "a chi ha responsabilità di governo in questo campo cruciale di essere pronto ad aprire una discussione" sulla riforma dell'università.
Dopo che la legge 133 dello scorso agosto ha introdotto tagli alle università, l'altro ieri la ministro ha annunciato che a breve presenterà il proprio piano per gli atenei.
E ieri, all'indomani della approvazione definitiva in Senato del decreto sulla scuola, studenti, insegnanti, genitori e universitari sono scesi massicciamente in piazza a Roma e in altre città con Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals.
"INVITI FORZE POLITICHE A DIALOGO PER RIFORMA PROFONDA"
Nella lunga lettera consegnata a Napolitano - e vista da Reuters - gli studenti della Bocconi hanno chiesto al capo dello Stato di invitare le forze politiche ad aprire un dibattito che porti a una "riforma profonda del sistema vigente".
"Data l'asprezza del confronto politico odierno, ci appelliamo a Lei nella Sua veste di garante della Costituzione e rappresentante dell'Unità nazionale, e nel rispetto assoluto delle Sue prerogative, affinché inviti le forze politiche presenti nel Parlamento ad affrontare in modo organico la questione universitaria e ad aprire un dibattito che porti ad una riforma profonda del sistema vigente, migliorando l'organizzazione e l'efficacia degli istituti di ricerca e promuovendo la piena realizzazione del diritto allo studio".
Luca Sintoni, uno dei quattro studenti che hanno consegnato la lettera a Napolitano, ha detto che il presidente "era molto disponibile e ha detto che ci darà una risposta per iscritto nei prossimi giorni".
Gli studenti della Bocconi hanno detto al capo dello Stato di rappresentare colleghi che non vogliono occupare l'università, ma che cercano di trovare un punto d'incontro: "Il presidente (lo) ha apprezzato molto".
Gli studenti che protestano contro i tagli agli atenei chiedono in particolare il ritiro degli articoli 16 e 66 della legge 133, sulla possibilità per le università di trasformarsi in fondazioni, sui tagli al fondo per il finanziamento ordinario delle università e sul blocco del turnover del personale.