Dibattito #8: La riforma Gelmini

Allora, il fatto è questo: la Gelmini è un'incompetente. Sta lì a scaldare la sedia, evidentemente, perchè le precisazioni sulla "sua" riforma (che poi sua non è perchè più di una volta è stato detto che alla fine si tratta della riforma "economica" di Tremonti) ha dovuto farle uno che probabilmente in materia è ancor meno competente di lei, nella persona di Silvio stesso. Questo perchè lei in primis aveva parlato di maestro unico (come Melinda aveva capito), che avrebbe coperto e lavorato in una sola classe (con conseguente abolizione del modulo che era stato tolto dalla Moratti, la quale aveva introdotto la figura del maestro tutor, ma che poi fu reintrodotto da Fioroni). Se si fosse parlato di maestro unico nei termini in cui se ne parlava ai tempi dei nostri nonni, chissà, magari non sarebbe stato poi così male anche se il tutto effettivamente, come dice Melinda, va attualizzato e, considerando le necessità odierne, un minimo di specializzazione effettivamente è bene che ci sia per le singole discipline. In generale però, un maestro unico può non essere del tutto negativo quando può diventare un punto di riferimento per i bambini, in termini anche di lavoro parecchio più produttivo poichè mirato a istruire solo 25 bambini e non 50.
Dico questo perchè mia madre insegna italiano alle elementari e ha provato entrambe le cose (maestro tutor con la Moratti e modulo prima e anche dopo, ovvero adesso).
Ma c'è un ma. Ha ragione anche Carlo. Ed ha ragione perchè la Gelmini dopo esser stata più volte attaccata per la proposta del maestro unico (in particolare per motivi sacrosanti tra cui i tagli ai posti di lavoro), ha dovuto smentire (ma come dicevo più che lei l'ha fatto Berlusconi), dicendo che si era capito male, che non aveva mai parlato di maestro UNICO ma di maestro PREVALENTE... che è un'altra cosa. Oltre a quello che ha detto Carlo riguardo la presenza di altri docenti (seppur con un numero minore di ore), quel che ruota intorno alla questione del maestro "prevalente" è questo: resta un maestro che riveste, se così possiamo dire, una maggiore importanza in una sola classe (e non in due come nel modulo) e che insegna italiano e matematica. L'ambito antropologico è curato invece da un maestro che copre due classi insegnando appunto solo tale ambito (e quindi storia e geografia).
Il risultato è che il numero di maestri resta invariato, cambia il modo di disporli nelle due classi.
Sarebbe un buon compromesso devo dire (praticamente uguale a quanto avveniva con il maestro tutor della Moratti) ed è per questo che, se questa cosa del maestro prevalente fosse vera in questi termini, sarebbe probabilmente l'unica per la quale non mi troverei in disaccordo con la riforma (anche perchè da ciò consegue che tagli sui posti di lavoro nella scuola elementare non ce ne sarebbero).
E' per questo che chiarito ciò, è bene fare riferimento alle cose davvero gravi e assurde previste da una riforma che spero venga prima o poi contrastata in qualsiasi modo.

Parlo per lo più dell'università: 3 o 4 sarebbero i gravi problemi che creerebbe, ma così insensati e pesanti da valere come mille. E' impensabile che ad un'università già inesistente, con pochissimi fondi che le spettano di diritto, vengano tolti altri finanziamenti. In particolare le facoltà scientifiche e il settore della ricerca ne risentirebbero moltissimo. A tal proposito, la settimana scorsa seguivo Annozero dove si trattava proprio dell'argomento: un cretino della Lega (ovviamente) dopo un lungo panegirico alternato a battibecchi confusi con Veltroni, ha concluso dicendo che i soldi allo Stato mancano e che "da qualche parte occorre tagliare. Se si fosse proposto di togliere fondi al settore sanitario sarebbe accaduta la stessa cosa quindi non c'è soluzione."
Insomma, il succo è che qualcuno scontento deve restare per forza? Ma non è assurdo? Cioè.. anche a voler credere che il nostro Stato non disponga di abbastanza fondi, perchè non aprire gli occhi per andare a tagliare laddove davvero è assurdo che girino così tanti soldi? Perchè non tagliare gli stipendi di deputati e senatori, che guadagnano 20.000 euro al mese e che vivono da pascià? Lì no, non si pensa proprio di tagliare.. è come se un'ipotesi del genere non possa nemmeno essere contemplata. E' vergognoso, davvero.
E inoltre, per come sono state concepite le cose, il turn-over dei docenti (tra i veterani e i giovani in cerca di lavoro insomma) sarebbe ancora più ostacolato, ai danni di tutti quei neo-laureati che non sanno dove sbattersi la testa e cosa farsene delle laurea visto che i loro posti sono occupati da gente che ancora non va in pensione.

Non amo e non tendo mai ad essere pessimista o fatalista ma, continuando così, per l'Italia è alle porte un periodo davvero oscuro che è difficile anche solo prevedere.
Di brutto c'è che il decreto è stato approvato.. è diventato legge. Speriamo che decada o che, arrivati al referendum, questa brutta storia finisca nel dimenticatoio. Che tristezza..


PS= Non dimentichiamo, al di là di tutto, quanto detto dal caro Premier la settimana scorsa. Rivolgendosi ai manifestanti non si è vergognato a dire che già aveva parlato con le forze del'ordine le quali erano state autorizzate a intervenire (con manganelli e altro) qualora venissero occupate scuole o luoghi di pubblico servizio. In pratica siamo tornati ai tempi del fascismo.
Non dimentichiamo nemmeno che il giorno successivo ha anche smentito il tutto, come è solito fare dopotutto.. dice per poi smentire e ridimensionare quel che ha detto. E ricordiamo infine che l'Italia che tanto si lamenta di lui l'ha votato.