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Gli italiani adorano il gelato

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2008 14:45
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05/06/2008 14:22
 
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E quello confezionato compie 60 anni
Cono o coppetta, ma anche in vaschetta e secchiello, cornetto, a stecco o biscotto. Purché sia gelato, artigianale o industriale, non importa. Al 95% degli italiani piace, come rivelano i sondaggi Eurisko-Igi, perché è buono, rinfrescante, goloso e nutriente. Indiscusso re dell'estate, rimane un piacere per il palato, senza distinzione per età, sesso e collocazione geografica, ma anche un momento di relax oltre che un alimento ideale per i bambini.

10 milioni le persone che ogni giorno si concederanno un'estasi di gelato, mentre oltre 25 milioni coloro che lo gustano minimo una volta a settimana. E nell'eterna lotta tra artigianale e industriale, quest'ultimo guadagna sempre più posizioni.
Aumenta infatti il numero dei laboratori artigianali, ma sbancano nel contempo le produzioni di gelato confezionato, che quest'anno spegne 60 candeline. Secondo le elaborazioni dell’Istituto del gelato italiano (Igi) sui dati dell’Associazione delle industrie dolciarie italiane (Aidi), il dolce sottozero entra ogni anno a casa di 20 milioni di famiglie con un consumo pro capite che si conferma sui 3-4 chili, contro i 250 grammi negli anni Cinquanta. Circa tre miliardi e mezzo le porzioni vendute, ovvero 60 porzioni di gelato all’anno per ciascuno, che nel periodo estivo 2008, dati alla mano, significa l'equivalente di 2-3 porzioni di gelato a settimana . Ne ha fatta insomma di strada il leggendario gelato su stecco, che debuttò nel 1948 con la firma di Angelo Motta.

"In 60 anni il gelato ha compiuto un percorso virtuoso", afferma Giovanni Caldarone, nutrizionista, medico dello sport e presidente dell'Istituto del Gelato Italiano, "da una parte ha conservato gusto, gradevolezza migliorando la varietà di forme, tipologie e ingredienti che soddisfano il gourmet come chi è più attento al benessere e ai contenuti nutrizionali". "Ma soprattutto", aggiunge Caladarone, " passato da una modalità di consumo eccezionale e voluttuaria ad essere mangiato durante tutto l'arco dell'anno, affermandosi come alimento gradito a tutti e di casa nei frigo delle famiglie italiane perché è buono, fa bene ed è sicuro".

Il primo "mottarello", vaniglia e cioccolato era un prodotto alla portata di tutte le tasche che portava con sé il sapore di uno stile di vita nuovo, evocato dall'ice-cream americano che all'epoca significava benessere e ricchezza economica.

Dopo Motta, arrivano i vari Sammontana, Sanson, Tanara, Soave, Algida, Chiavacci, Eldorado, Alemagna e Tre Marie, e, complice l'ingresso del frigorifero nei bar e nei caffé, in molti intuiscono le potenzialità di questo nuovo mercato dando vita a storie esemplari nel panorama industriale italiano.
Il messaggio su cui punta fin dall'inizio la pubblicità televisiva del gelato è chiaro: dove c'è un gelato c'è simpatia, allegria, aria di festa. Dopo i primi cartelloni pubblicitari a caratteri cubitali che rassicurano le mamme italiane sulla genuinità della fredda novità che invoglia e incuriosisce i loro figli, è poi la volta di memorabili "Caroselli", come quelli firmati da Guareschi e Jacovitti. l gelato confezionato è di moda, 'fa la moda, e così prestano voce e volto alle pubblicità di questo prodotto personaggi come Giorgio Gaber, Rita Pavone, Patty Pravo Nada e i Matia Bazar.

Nel 1970 la Sammontana crea il Barattolino, il primo secchiello confezione famiglia di gelato sfuso, che supera la concezione del gelato industriale monoporzione. Il gelato, non più esclusiva dei banchi frigoriferi di bar e caffé, può essere trasportato a casa e conservato in frigo per essere mangiato quando si preferisce. I frenetici anni Ottanta sanciscono il ritorno al consumismo e alle mode d'oltreoceano, così prende piede un nuovo modo di consumare il gelato, in qualsiasi momento e in ogni luogo: nascono i piccoli bon-bon di panna ricoperti di cioccolato, e nello stesso periodo si diffonde l'usanza di mangiare un cono con cialda anche allo stadio, al cinema o in spiaggia.

Le novità di quest'anno? Questa sarà la stagione delle riedizioni 'vintage' dei grandi classici, e dell'attenzione all apporto calorico, via libera quindi a stecchi con frutti rossi e coppette con yogurt, frutta e muesli. I tradizionali stecchi, coni con cialda, coppette, biscotti, vaschette e bon bon 'scoprono' poi anche accostamenti arditi come con salse al cacao, brownies e pezzi di cioccolato bianco. Tra le tendenze degli ultimi anni poi viaggia a velocità sostenuta il filone “benessere-nutrizione” con linee senza glutine, senza lattosio, senza zucchero, senza colesterolo, oppure arricchite con frutta, cereali, vitamina C, calcio fermenti lattici, secondo l’Igi “la nuova frontiera dei gelati.

E ora anche prodotti a base di latte fresco e biscotti pensati appositamente per la merenda dei bambini”. In quanto ai gusti cult per i gelati artigianali per la prossima estate l'indiscusso 'Re del cono' nei prossimi mesi sarà il cioccolato. Ma chi si aspetta un semplice versione glace' del cacao, sbaglia. Il miglior gelato artigianale italiano ora va alla ricerca di grandi 'cru' pregiati, da Venezuela, Madagascar o Centro America. A dirlo è l'Osservatorio di Sigep, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianali di Rimini Fiera, che periodicamente sonda il parere di alcuni tra i maggiori artigiani del settore sulle tendenze emergenti.

Anche il capitano della squadra italiana vincitrice della Coppa del Mondo della Gelateria, Roberto Rinaldini di Rimini, conferma che il protagonista nei banchi di gelato è il cioccolato, ma speziato, persino col basilico, e proposto anche sotto forma di sorbetto. Certo, le creme sono sempre le creme: non a caso la sua specialità questa estate è il caramello con arachidi salate e crema di latte, una leccornia che sta conquistando il riminese. Dalla gelateria di un altro campione, Gaetano Mignano, di Monte di Procida (Napoli), arriva il Primo fiore (zabaione, con pinoli, caramellati e uvetta), con cui la squadra italiana ha strappato la Coppa del Mondo della Gelateria. Infine, per chi ama sapori più estivi, ci sono i sorbetti alla frutta. Certo, anche qui si cerca l'esotico o l'accostamento inconsueto: a base di maracuja, ananas, o lamponi, può esser servito con macedonia per trasformarsi in un'alternativa (golosa ma salutare) nella pausa pranzo.
06/06/2008 09:48
 
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A me piace solo quello confezionato, e la granita!
06/06/2008 16:22
 
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a me di più il cono **
07/06/2008 00:53
 
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Oggi ho preso un cono davvero buono, caffè e stracciatella + panna *_*
07/06/2008 14:45
 
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buonissimooooooooooooo
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