Oggi l'autopsia su Lorena
L'ordine di uccidere Lorena Cultraro è stato dato dal ragazzo di 16 anni, attraverso un sms inviato agli altri due minorenni. A raccontarlo agli inquirenti è stato uno degli accusati. "Ero insieme agli altri due - racconta - Lorena ci ha detto che voleva incolpare uno di noi tre del fatto che fosse incinta". Oggi l'autopsia sulla ragazza dovrebbe stabilire se era davvero in stato interessante.
A raccontare il dettaglio dell'sms è Alessandro, 15 anni, che ora accusa l'amico di 16 anni. Sarebbe stato lui il mandante dell'omicidio. "Giuseppe mi disse che dovevamo ammazzare Lorena per quello che aveva detto e cioè che voleva incolpare uno di noi tre di averla messa incinta", racconta il 15enne.
L'indagato, secondo quanto rivela l'Ansa, agli investigatori ha ricostruito il piano che gli altri due suoi complici avevano preparato il 30 aprile scorso, attirando in una trappola la ragazza. "Domenico - spiega Alessandro - mi inviò un sms nel quale mi diceva più o meno che dovevamo ammazzare Lorena. Da quel momento è scattato il piano nelle campagne alla periferia di Niscemi".
Soffocata con un cavo tv dopo i rapporti sessuali
La ragazza sarebbe stata portata sul posto da Giuseppe con il suo ciclomotore. Secondo il suo racconto sarebbe stata poi picchiata e soffocata con un cavo tv, dopo rapporti sessuali con tutti e tre. "All'interno del casolare - aggiunge il 15enne - Domenico e Giuseppe hanno iniziato a spogliare Lorena, che in qualche modo cercava di fare resistenza soprattutto verbale, dicendo che non voleva essere spogliata. Giuseppe e Domenico hanno proseguito e sono riusciti a spogliare del tutto Lorena, e a turno, prima Giuseppe, poi Domenico e per ultimo io, abbiamo avuto rapporti con Lorena".
"L'abbiamo spogliata e picchiata"
"Finito il mio rapporto con Lorena - continua Alessandro - Giuseppe e Domenico hanno iniziato a prendere a calci e pugni la ragazza, perché aveva messo in giro false notizie nei loro confronti creando problemi con le loro rispettive fidanzate. Ad un certo punto ho notato Giuseppe o Domenico, non ricordo esattamente chi dei due, anche per la rapidità del gesto, che passavano al collo di Lorena un filo di corrente elettrica o un cavo tv, ed entrambi glielo stringevano fortemente a tal punto da soffocarla. Io me ne stavo in disparte a guardare, e Giuseppe e Domenico mi hanno detto di tapparle la bocca, perché Lorena cercava di gridare aiuto. Preso dalla paura che potevano anche farmi del male, le ho messo la mano sulla bocca fino a quando non ci siamo accorti che Lorena non respirava più e le usciva anche sangue dalla bocca".
L'autopsia stabilirà se era incinta
Sarà effettuato nel pomeriggio dalla dottoressa Berlic, nell'obitorio di Caltagirone (Catania), l'esame autoptico sul corpo della 14enne per stabilire le esatte cause della morte e soprattutto per capire se davvero Lorena fosse incinta. L'esame necroscopico è stato disposto dai magistrati della procura dei minori di Catania che indagano sul delitto dopo la confessione dei tre minorenni.