Buona l'opera prima Dreaming Out Loud
E' possibile suonare il 'maledetto rock' con una spruzzatina di soave R&B ed essere allo stesso tempo devoti a Dio? Evidentemente sì, quando si parla della band One Republic, lanciata dal singolo tormentone "Apologize" prodotto da Timbaland. Ques'ultimo è tra i produttori del primo album dei One Republic "Dreaming Out Loud". Diciamolo subito se vi aspettate undici brani inediti sulla scia di "Apologize" siete proprio sulla strada sbagliata.
One Republic (Ryan Tedder, Zach Filkins, Eddie Fisher, Brent Kutzle e Drew Brown) propongono rock di buon livello con diversi giri di basso e chitarre elettriche qua e là, ma anche qualche proposta dalle venature R&B. Un album ben prodotto e si sente. Ma diciamo la verità, se dietro il progetto non ci fossero stati Timbaland con la sua professionalità e talento (talmente famosi che anche Madonna l'ha voluto fortemente per il suo nuovo album "Hard Candy") e anche Greg Wells (che ha contribuito al successo di Rufus Wainwright, Pink, Mika), non staremmo qui a parlare di un buon disco. Scorporando gli arrangiamenti e molti accorgimenti che portano la 'firma' riconoscibilissima del produttore di Justin Timberlake, parleremmo di una band che si rifà smaccatamente a modelli come The Fray e Coldplay. Ma il frontman e ideatore del progetto, Ryan Tedder, ha 'fiutato' la genialità di Timbaland e l'ha voluto con sè per l'opera prima.
Il sodalizio tra Ryan e Timbaland risale al 2001. Appena 22enne Ryan è stato selezionato dall'ex componente degli *N Sync, Lance Bass, come uno dei cinque finalisti ad un concorso canoro di MTV. Uscito vincitore dal programma si aggiudica un contratto con la Free Lance Entertainment. In quell'occasione Timbaland vede in Ryan delle qualità musicali non indifferenti e lo chiama con sè per lavorare nel campo della produzione. Infatti dietro i successi (tanto per citarne alcuni) di "Do It Well" di Jennifer Lopez, "Love Like This" di Natasha Bedingfield e l'ultimo "Bleeding Love" di Leona Lewis c'è il nome di Ryan Tedder.
E' nel 2003 che Tedder pensa sia arrivato il momento di metter su una sua band e tentare la carta del successo musicale. Così con Filkins, il compagno di studi musicali sin dai tempi del liceo, Tedder va a Los Angeles per reclutatare gli altri componenti della band. Entrano così nel gruppo Drew Brown, Brent Kutzle ed Eddie Fisher. Ma le porte sbattute in faccia da questo in momento in poi sono numerose. Infatti il gruppo si demoralizza ma non demorde. Sul MySpace degli One Republic vengono pubblicate delle canzoni. E il successo è immediato. "Abbiamo ricevuto moltissime email da parte dei navigatori - spiega Filkins - che ci raccontavano come avevano superato, grazie alle nostre canzoni, momenti di sconforto e anche tentativi di suicidio". Dopo il grande successo in Rete Timbaland decide di prendere in mano le sorti dei ragazzi incidendo la versione remix di "Apologize".
"Ryan è una persona stupenda, un grande cantautore e ha un talento musicale senza limiti - dice Timbaland - gli One Republic sono affiatatissimi tra loro e ogni volta che creano musica si innesta una chimica straordinaria". La band è fortemente credente e lo dimostrano anche nel booklet del disco (con immagini di angeli e ringraziamenti vari a Dio) e nei testi. E forse non è un caso che nella famiglia di Ryan Tedder figurano diversi missionari e pastori. In ogni caso ascoltare "Dreaming Out Loud" è piacevole perché propone un sound 'fresco' e coinvolgente. Ed è anche strano che un gruppo rock sia così devoto, ma la musica si sa va oltre gli steccati religiosi.