Dopo donne e disabili mentali, per aggirare i sempre più stretti controlli di sicurezza, al-Qaida schiera "una nuova generazione" di combattenti, in senso letterale: ragazzini tra gli otto e i 14 anni, da scagliare nel mattatoio iracheno addestrati e armati fino ai denti. In un agghiacciante video trasmesso in esclusiva oggi dalla tv di Dubai al-Arabiya, un gruppo di una decina di giovanissimi iracheni, di età compresa tra gli otto e i quattordici anni, tutti con il volto coperto da passamontagna neri e con indosso tute sportive, vengono addestrati da presunti uomini di al-Qaida, anch'essi abbigliati di nero e col viso coperto.
"E' la nuova generazione di al-Qaida", ha detto ad al-Arabiya il portavoce del ministero della Difesa, il generale Muhammad al-Askari, commentando le immagini. "Si tratta di bambini iracheni di età compresa tra gli 8 e i 14 anni che vengono addestrati da al-Qaida", ha affermato con sicurezza al-Askari, dicendosi "molto turbato" dal fatto che l'organizzazione terroristica voglia "imporre al paese questa nuova cultura". Solo pochi giorni fa, due giovani donne disabili mentali, "kamikaze involontarie", sono state usate per seminare devastazione e orrore a Baghdad in due diversi attentati, causando un bilancio pesantissimo: un centinaio di morti e oltre 200 feriti. Il nuovo video sembra riprendere un gioco, ma i ragazzini che ne sono protagonisti brandiscono armi vere, kalashnikov, lanciagranate e pistole automatiche.
Nelle immagini - secondo l'emittente girate a Shaykh Saad, località 40 km a nord-est di Baghdad - si vedono i bambini, divisi in due squadre di cinque e quattro unità, fanno irruzione in una casa, armati di tutto punto. Le immagini sono accompagnate da urla concitate dei baby-terroristi che, apparentemente decisi e senza paura, intimano ai due occupanti dell'abitazione, colti nel sonno, di arrendersi per esser bendati ed esser trascinati via con le mani legate dietro la schiena. Montato in maniera chiaramente artigianale, il video mostra quindi un'altra fase dell'addestramento: l'allestimento di un posto di blocco. I bambini, sempre con la loro uniforme nera caratterizzata da una striscia bianca su entrambe le maniche, attendono il passaggio di un civile in bicicletta, nascosti ai lati di una strada secondaria in terra battuta. Ad un segnale, scattano fuori dai loro rifugi con le armi in pugno e braccano l'uomo, costringendolo a scendere dalla bicicletta e a inginocchiarsi, mentre uno dei baby-mujahidin gli punta la pistola alla nuca.
In un'altra scena i ragazzini sembrano imitare "i grandi": col volto coperto e con in braccio fucili automatici, lanciagranate e mitragliatori, salmodiano il Corano con alle spalle una bandiera nera dello "Stato islamico dell'Iraq", l'associazione di gruppi terroristi guidati dall'ala irachena dell'organizzazione di Bin Laden. Il video, della durata di pochi minuti, si chiude con una nuova scena che mostra i giovanissimi terroristi mentre scavalcano a turno un muro di cinta di un orto e si muovono carponi tra i cespugli sotto lo sguardo vigile di uno dei loro addestratori. In serata si è poi diffusa la notizia inquietante secondo cui un ennesimo bambino iracheno è stato rapito da ignoti nei pressi di Kufa, a sud di Baghdad, e in molti hanno pensato con terrore che forse potrebbe finire nei campi di addestramento di al-Qaida.