I vampiri tornano di moda nella cultura popolare americana. Sono in uscita negli Stati Uniti una serie di programmi, telefilm, film, videogiochi e libri, che hanno, infatti, come protagonisti, i pallidi succhiatori di sangue. La Cbs presenterà già dal mese prossimo Moonlight, un telefilm dove il principe delle tenebre dorme in un freezer, compra sacchetti di sangue al supermercato e si innamora di una donna.
Johnny Depp, invece, proprietario del castello appartenuto al vampiro più famoso di Hollywood - l'attore del cinema muto Bela Lugosi, che nel 1931 interpretò Dracula - porterà sul grande schermo il rifacimento di una serie cult degli anni '60 della Abc, Dark Shadows.
Sempre un affascinante vampiro, sarà il protagonista Blood ties, una serie televisiva, tratta da un bestseller di Tanya Huff, che vede protagonisti oltre al pallido figlio illegittimo Enrico VIII, un'investigatrice privata. Insieme, i due protagonisti, collaboreranno per risolvere una serie infinita di casi paranormali. Schizzate alle stelle anche le vendite dei videogiochi che, con Vampire Rain, in un solo mese hanno registrato un grande successo.
Il perché della rinascita dei pallidi succhia sangue dai denti aguzzi e dalle unghie affilate non è ancora del tutto chiara, ma sta di fatto che come afferma Thomas Garza, del Dipartimento di Studi slavi dell'Università di Austin, in Texas, ''Si tratta probabilmente della più grande resurrezione dei vampiri negli Usa a partire dalla seconda guerra mondiale quando, tra il 1938 e il 1947, uscirono nelle sale film Dracula e La Mummia''.
Una spiegazione, forse, la si potrebbe trovare nel periodo di grande inquietudine che stiamo vivendo. “In quest'era di terrorismo ci troviamo faccia a faccia con il male, una paura che può assumere le sembianze dei Vampiri. – ha precisato Garza - Storicamente, i vampiri sono apparsi nelle culture in momenti di incertezza e di sperimentazione con l'ignoto”.
Ripercorrendo il passato precedenti resurrezioni dei vampiri sono da ricollegarsi ad altri periodi di forti cambiamenti sociali come ad esempio Il revival degli anni '60 dove il mito era una evidente risposta alla guerra del Vietnam, e negli anni '80 dove i vampiri tornarono per esorcizzare la paura dell'Aids. Altri, invece, ricollegano il ritorno di queste figure macabre all'ossessione per la chirurgia plastica e alla paura di invecchiare, come ha dichiarato Tony Timpone, direttore della rivista Fangoria.