CITTA DEL VATICANO - All'Angelus di oggi Papa Benedetto XVI ha ricordato come nel corso dei secoli uomini e donne di scienza abbiano contribuito a "far capire sempre meglio le leggi della natura", sottolineando la funzione dell'astronomia "nello scandire i tempi della preghiera".
"Se i cieli...'narrano la gloria di Dio', anche le leggi della natura, che nel corso dei secoli tanti uomini e donne di scienza ci hanno fatto capire sempre meglio, sono un grande stimolo a contemplare con gratitudine le opere del Signore", ha detto il Papa oggi, nel giorno del Solstizio invernale "quando le giornate, nell'emisfero boreale, ricominciano ad allungarsi".
"A questo proposito, forse non tutti sanno che Piazza San Pietro è anche una meridiana: il grande obelisco, infatti, getta la sua ombra lungo una linea che corre sul selciato verso la fontana sotto questa finestra, ed in questi giorni l'ombra è la più lunga dell'anno. Questo ci ricorda la funzione dell'astronomia nello scandire i tempi della preghiera", ha aggiunto il Pontefice, rivolgendo un saluto a coloro che parteciperanno alle iniziative per l'anno mondiale dell'Astronomia, nel 2009.
Benedetto XVI ha invitato poi i cristiani, a pochi giorni ormai dalla festa del Natale, "a fissare lo sguardo sul mistero ineffabile che Maria ha custodito per nove mesi nel suo grembo verginale: il mistero di Dio che si fa uomo", primo cardine della redenzione mentre la morte e risurrezione di Gesù è il secondo.
[Modificato da Melinda84 21/12/2008 20:56]