Secondo il NYT ha accettato l'offerta
Hillary Clinton avrebbe accettato l'offerta del presidente eletto, Barack Obama, che le aveva proposto di affiancarlo al governo con l'incarico di segretario di Stato: l'ex avversaria di Obama alle primarie lascerà quindi il proprio seggio al Senato. A dare la notizia è il New York Times, che cita fonti vicine all'ex First Lady. Segretario al Commercio della compagine del nuovo inquilino della Casa Bianca sarà invece Bill Richardson.
Al Tesoro al posto di Henry Paulson, secondo quanto riportato dalla Nbc, andrà invece Timothy Geithner, presidente della Fed di New York.
Le tre nomine non sono comunque ancora ufficiali: secondo la Nbc sarà lo stesso Obama a presentare la sua squadra economica lunedì, mentre non è chiaro quando arriverà l'annuncio per Hillary, se prima o dopo la festa del Ringraziamento, il 27 novembre. Il portavoce della Clinton, Philippe Reines, ha però già negato che lei abbia già accettato, limitandosi a dire che "i colloqui stanno andando nella direzione giusta". L'accordo (sempre che accordo sia) fa seguito a un intenso processo di "vetting" (le verifiche del passato dei candidati a cariche istituzionali) che aveva coinvolto oltre a Hillary anche il marito Bill: l'ex presidente aveva dato nei giorni scorsi completa disponibilità a lasciare che lo staff di Obama esaminasse la sua complessa rete di rapporti internazionali, alla ricerca di possibili motivi di incompatibilità.
E intanto continua il toto-nomine: Obama per ora ha formalmente annunciato solo posti all'interno dello staff della Casa Bianca, mentre tutte le nomine di governo che vengono date per sicure o quasi, sono fino a ora solo il frutto di informazioni di "fonti bene informate": è il caso, oltre che della Clinton, di Janet Napolitano (Sicurezza interna), Tom Daschle (Sanità) ed Eric Holder (Giustizia). Una circostanza che ha creato qualche problema al presidente eletto: durante la campagna elettorale, infatti, uno dei punti di forza di Obama era il fatto di contare su un team compatto che non si lasciava andare alle soffiate, mentre ora la serie di voci non autorizzate sta creando qualche imbarazzo, come la dichiarazione pubblica cui è stata costretta la miliardaria Penny Pritzker, amica personale di Obama, per smentire la sua nomina a ministro del Commercio.